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Transizione

Cos’è un’isola sostenibile?

Il detto recita “nella botte piccola c’è buon vino”. Così è per le piccole isole, sedi di laboratori di sperimentazione modelli funzionali di energia rinnovabile da replicare su larga scala.

Il filosofo e scrittore cinese Lao Tzu era solito affermare che "le imprese più grandi del mondo devono pur partire dal piccolo". Questo motto è facilmente applicabile nella nostra vita quotidiana: difficilmente ci mettiamo a preparare piatti complicati in cucina senza prima aver cucinato piatti più semplici.

Se poi pensiamo ai grandi obiettivi di un paese, come la transizione energetica, capiamo che è necessario adottare la stessa filosofia: iniziare nel piccolo, creare e sperimentare modelli funzionanti e replicarli in grande, scalandoli a seconda delle esigenze.

Nella gestione sempre più sicura e sostenibile di un sistema elettrico, ad esempio, le piccole isole si prestano benissimo a svolgere la funzione di modello base: per loro caratteristiche intrinseche rappresentano dei sistemi unici per il consumo delle risorse energetiche, il loro trasporto e lo smaltimento di rifiuti.

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(Unsplash.com/Bence Balla-Schottner)

Le sfide che si presentano sul loro territorio sono esattamente speculari a quelle della terraferma: sono le soluzioni adottate sulle isole a rappresentare dei trampolini di lancio per nuove tecnologie e best practice sulla trasmissione e il consumo di energia.

L'obiettivo principale è sicuramente quello di creare un modello energetico al 100% dipendente da fonti rinnovabili, in cui attraverso una attenta raccolta differenziata sia possibile chiudere il ciclo dei materiali. Allo stesso tempo è opportuno gestire le risorse idriche in maniera virtuosa, puntando a un attento recupero e depurazione per valorizzarle in tutti gli usi compatibili. Un'isola che vive di sostenibilità.

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(Unsplash.com/Hrvoje Klaric)

Legambiente è attiva attraverso un proprio Osservatorio sulle isole minori per capire e analizzare le strategie adottate nelle diverse isole del mondo.

Sono già molto numerose, infatti, le isole nel Pacifico e nell'Atlantico che stanno guidando la rivoluzione energetica attraverso l'utilizzo di tecniche innovative nella gestione dell'energia e nell'uso delle risorse locali. In Italia i laboratori di sperimentazione al momento sono Giannutri, il Giglio e Pantelleria, e richiedono grandi sfide, tecnologiche, economiche, di sostenibilità, perché obiettivi e difficoltà tipiche delle isole minori rendono ancora più complessa la gestione della transizione energetica.

L'accordo tra Terna e Legambiente, con il progetto smart island, ha come obiettivo realizzare delle isole 'smart', vale a dire passare da una situazione di generazione non pulita, diesel, bassa efficienza, elevato costo, che deve far fronte a un carico con alta variabilita' stagionale dei consumi di energia elettrica a causa dei flussi turistici, a un modello di isola energetica autosostenuta, possibilmente con generazione da fonti rinnovabili con impianti solari o eolici e creare nell'isola sistemi di consumo sostenibili come l'auto elettrica. Terna in quanto operatore della rete di trasmissione non puo' fare generazione né rivolgersi al cliente finale, ma puo' fornire un pacchetto “chiavi in mano” che studia la smart island lasciando poi agli operatori la gestione.