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In prima linea

Terna aggiorna il suo piano industriale: 17,7 miliardi di euro di investimenti in 5 anni

Al centro della strategia per la transizione e l'indipendenza energetica prevista dall'update del piano 2024-2028: lo sviluppo infrastrutturale sostenibile, l’integrazione delle rinnovabili e dei sistemi di accumulo, le interconnessioni con l’estero. Avanzamento dell’execution, con circa il 90% dei progetti autorizzati e circa l’80% coperti da contratti di approvvigionamento.

Incremento degli investimenti; programmazione territoriale per facilitare l’integrazione delle fonti rinnovabili nella rete; rafforzamento del ruolo del Gruppo al servizio della sicurezza elettrica e dell’indipendenza energetica del Paese: per raggiungere tutti gli obiettivi Terna mette in campo un massiccio pacchetto di interventi assicurato da risorse finanziarie record. L’aggiornamento del Piano Industriale prevede, infatti, investimenti per 17,7 miliardi di euro, il 7% in più rispetto ai 16,5 miliardi previsti nel precedente Piano, con il record storico di 16,6 miliardi destinati allo sviluppo della rete elettrica nazionale.

In particolare, attraverso l’espansione dell’infrastruttura di rete, il Gruppo punta a integrare la crescente capacità di generazione rinnovabile in modo da poter assicurare una maggiore indipendenza energetica del sistema elettrico nazionale. Infatti, con lo sviluppo della capacità rinnovabile, che sarà installata nei prossimi anni, si potrà ridurre la dipendenza italiana dalle commodity importate dai Paesi esteri.

«Puntiamo su sostenibilità e digitalizzazione per realizzare infrastrutture fondamentali per la decarbonizzazione del Paese a ridotto impatto ambientale e per gestire una rete più resiliente e pronta ad affrontare le sfide del settore energetico».

Giuseppina Di Foggia Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna
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Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, durante la presentazione dell'aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028 (foto Terna)

Uno sguardo agli obiettivi del Green Deal Europeo. L'aggiornamento del Piano Industriale è una risposta efficace alle esigenze sollevate dall’Unione Europea in tema di sviluppo energetico. Il Green Deal Europeo prevede, entro il 2030, una riduzione delle emissioni di gas serra pari ad almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990. In linea con quanto indicato dall’Europa, anche i target italiani di decarbonizzazione al 2030 sono molto ambiziosi. Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) – aggiornato al 2024 – prevede che entro il 2030 il 63% dei consumi finali del settore elettrico dovrà essere soddisfatto da produzione rinnovabile, con una capacità installata di fotovoltaico ed eolico nel Paese che dovrà raggiungere i 107 GW, rispetto ai 50 GW di fine 2024.

L'aggiornamento del Piano Industriale di Terna tiene in considerazione queste istanze e prevede una serie di interventi che favoriscono la riduzione delle emissioni di gas serra, una maggiore integrazione delle rinnovabili e una più efficiente gestione dei flussi di energia in modo da garantire all’Italia un futuro energetico più sicuro e indipendente. La sostenibilità degli investimenti resta centrale: il 99% degli interventi previsti dall’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028 è considerato sostenibile secondo i criteri di ammissibilità introdotti dalla Tassonomia Europea.

Una transizione energetica e digitale. Per sostenere l’opera di modernizzazione del Paese, Terna punta a una duplice transizione, energetica e digitale. Parallelamente allo sviluppo della rete elettrica, grande attenzione anche all’incremento dei livelli di sicurezza, sia in termini di protezione degli asset fisici sia in termini di cybersecurity, con soluzioni digitali e tecnologiche innovative elaborate proprio per far fronte alle nuove sfide. Tra queste, ad esempio, la sempre maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi che richiede investimenti per infrastrutture ancora più resilienti affiancati da una visione strategica di lungo periodo.

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Professionisti di Terna al lavoro presso una stazione elettrica (foto Terna)

Attività Regolate in Italia: un record per gli investimenti. Il pacchetto di investimenti per le Attività Regolate inserito nell’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028 è pari a 16,6 miliardi di euro destinati allo sviluppo della rete di trasmissione elettrica nazionale, con un incremento del 7% rispetto al precedente Piano. Investimenti che possono essere trasformati nel breve periodo in opere e interventi grazie al deciso avanzamento nell’execution. Circa il 90% dei progetti di investimento è stato infatti già autorizzato dalle Autorità competenti (il 79% a marzo 2024), mentre l’80% dei progetti è già coperto da contratti di approvvigionamento (rispetto al 70% di marzo 2024).

Numeri che descrivono la capacità di Terna di raggiungere gli obiettivi prefissati nei tempi stabiliti, intervenendo sui processi autorizzativi e in collaborazione con le autorità locali. All’interno del pacchetto complessivo di interventi per le Attività Regolate, l’aggiornamento del Piano prevede un investimento di 10,8 miliardi di euro per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale e, nello specifico, la crescita della capacità di scambio di energia tra le diverse zone di mercato e la risoluzione delle congestioni di rete, oltre all’integrazione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili e il miglioramento della qualità del servizio.

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Presentazione Update Industrial Plan 2024-2028 (foto Terna)

I principali progetti previsti dal Piano includono il Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino che unirà Sardegna, Sicilia e Campania; il collegamento sottomarino Bolano-Annunziata tra Calabria e Sicilia; gli elettrodotti a 380 kV Colunga-Calenzano, tra Emilia-Romagna e Toscana, e Chiaramonte-Gulfi-Ciminna in Sicilia. A questi si aggiungono i progetti di interconnessione con l’estero: Elmed, il primo collegamento sottomarino in corrente continua tra Europa e Africa che unirà Italia e Tunisia; l’infrastruttura tra Sardegna, Corsica e Penisola Italiana (Sa.Co.I.3) e il raddoppio dell’interconnessione tra l’Italia e la Grecia (GR.ITA.2). Contestualmente gli investimenti saranno indirizzati sullo sviluppo della rete italiana, previsti dal Piano di Sviluppo 2025-2034. Tra questi l’Adriatic Link (infrastruttura elettrica sottomarina che unirà Abruzzo e Marche); l’elettrodotto in corrente continua Milano-Montalto che collegherà Lazio e Lombardia passando per Toscana, Liguria e Emilia-Romagna; il Central Link tra Umbria e Toscana; la Dorsale Adriatica (collegamento sottomarino in corrente continua tra Foggia e Forlì); e l’elettrodotto a 380 kV Montecorvino-Benevento in Campania.

Oltre allo sviluppo di nuove reti, il Piano prevede che parte degli investimenti sia destinata all’efficienza degli asset e alla sicurezza: 3,6 miliardi di euro, principalmente per la razionalizzazione delle infrastrutture esistenti e la sostituzione delle componenti obsolete e dedicati anche agli interventi per la digitalizzazione nella rete di trasmissione con nuove tecnologie data driven, soluzioni basate sull’AI e l’impiego della robotica. Per rafforzare e potenziare le funzionalità tecniche e tecnologiche del sistema elettrico nazionale, 2,3 miliardi di euro saranno indirizzati allo sviluppo del Piano di Sicurezza. «Con i risultati ottenuti nel 2024, frutto del lavoro e della competenza delle nostre persone, continuiamo a creare valore per i nostri stakeholder e ci confermiamo come un Gruppo sempre più solido nel panorama energetico nazionale, consapevoli della responsabilità che ci è stata affidata: abilitare la transizione energetica, garantendo i più alti livelli di qualità del servizio di trasmissione, al minor costo possibile per imprese e cittadini» ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna.

Per saperne di più sul Piano di Sviluppo 2025 della rete elettrica di trasmissione nazionale

Cresce il contributo delle attività a mercato. Il contributo delle Attività Non Regolate al business di Terna sarà centrato principalmente sullo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative e digitali a supporto della transizione energetica. Questo è anche l’obiettivo del nuovo assetto societario di Terna Energy Solutions, la società del Gruppo che gestisce le attività a mercato e che si propone come polo di riferimento nelle competenze strategiche per la transizione energetica e digitale delle imprese attraverso le sue controllate. Annunciato a marzo 2025, il nuovo assetto ridisegna anche il ruolo delle controllate di Terna Energy Solutions: Tamini, società italiana leader nel settore dei trasformatori; Brugg, azienda di riferimento nel settore dei cavi terrestri; Altenia, società in cui sono confluite le attività di system integrator con competenze nella progettazione, costruzione, manutenzione ed efficientamento di impianti elettrici in media e alta tensione, rinnovabili e sistemi di accumulo a batteria.

Queste attività industriali di Terna contribuiranno alla realizzazione dei grandi progetti delineati dall'aggiornamento del Piano Industriale attraverso forniture essenziali e servizi strategici, nonché allo sviluppo, al funzionamento e alla manutenzione della Rete di Trasmissione Nazionale. Così riorganizzate, le Attività Non Regolate apporteranno un contributo all’EBITDA del Gruppo pari a circa 730 milioni di euro cumulati nell’arco del Piano, +22% rispetto al precedente Piano.

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Una delle speciali navi posacavi utilizzate da Terna per il trasporto dei cavi elettrici sottomarini (foto Terna)

Per la trasformazione digitale 2,4 miliardi di euro. L’orizzonte di sviluppo aziendale rimane centrato anche sull’innovazione, come confermano gli investimenti previsti in nuove tecnologie e digitalizzazione. Nel complesso, Terna ha pianificato di investire nella trasformazione digitale dell’azienda 2,4 miliardi di euro, con un incremento di oltre il 20% rispetto ai 2 miliardi previsti dal Piano precedente. Un aumento significativo che conferma la volontà del Gruppo di puntare sull’innovazione con progetti che spaziano dalla digitalizzazione dei cantieri all’utilizzo di sensori Internet of Things (IoT) sulle infrastrutture così come ad altri strumenti in grado di creare i cosiddetti Digital Twin, gemelli digitali che permettono di analizzare e prevedere da remoto interventi per la manutenzione e tutela degli asset. Contestualmente saranno incrementati anche gli investimenti sulla cybersecurity proprio per accrescere i livelli di sicurezza degli asset digitali e fisici del Gruppo.

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Centro Nazionale di Controllo del sistema elettrico di Terna a Roma, rinnovato nel 2024 dopo sessant'anni dalla nascita (foto Terna)

Principali risultati attesi e conferma rating. Il cammino verso la modernizzazione della rete elettrica nazionale previsto dal Piano Industriale si accompagna allo sviluppo di Terna e ne sostiene la crescita. Proprio l’adozione delle iniziative e la messa a terra degli investimenti previsti dall’aggiornamento 2024-2028 avranno infatti un impatto significativo sui risultati del Gruppo. Al 2028 i ricavi sono previsti in crescita a 5,19 miliardi di euro, rispetto ai 4,6 miliardi del Piano precedente; l’EBITDA a 3,36 miliardi rispetto ai 3,25 miliardi del Piano precedente, mentre la crescita media annua (CAGR) nell’arco del Piano sarà di circa il 9% per l’EBITDA. Un riflesso di questo andamento si registrerà sull’utile netto che passerà da 1,08 miliardi nel 2025 a 1,19 miliardi nel 2028.

«Il piano messo a punto è estremamente solido e sostenibile in termini finanziari», ha sottolineato il CFO di Terna, Francesco Beccali, in occasione della presentazione dell'update del Piano Industriale 2024-2028. «Pensiamo che saremo capaci di mantenere gli attuali livelli di rating senza emettere strumenti ibridi, ma ci impegneremo a farlo se sarà necessario». A seguito della presentazione dell’aggiornamento del Piano, Moody’s e S&P hanno confermato il rating di lungo termine di Terna, rispettivamente Baa2 e BBB+ con outlook stabile, un notch al di sopra di quello della Repubblica Italiana.