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Transizione

Perché è così importante continuare a parlare di biodiversità

L'impegno di Terna si manifesta in una serie di iniziative volte a mappare gli impatti, e i potenziali rischi, delle sue infrastrutture elettriche sugli ecosistemi in cui sorgono o che attraversano, identificando le migliori soluzioni per mitigarne gli effetti.

Secondo il più recente Living Planet Report, realizzato dal WWF con la Zoological Society of London - un'organizzazione internazionale di conservazione scientifica che si dedica alla protezione della fauna selvatica e dei suoi habitat in tutto il mondo - la biodiversità è diminuita notevolmente nel corso degli ultimi anni, nonostante le molte iniziative per la sua conservazione. Per questa ragione, dal 1992, ogni due anni si tiene la conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità, che ha l’obiettivo di preservare la ricchezza di specie viventi del Pianeta.

L’edizione del 2024 è stata organizzata in Colombia, mentre quella del 2026 sarà in Armenia. Le conferenze sulla biodiversità sono iniziative analoghe a quelle sul clima – a loro volta, infatti, sono note con la sigla "COP". Durante questi eventi, i singoli Paesi negoziano obiettivi comuni e stabiliscono piani d’azione per tutelare la diversità biologica: nel 2022, ad esempio, si sono impegnati a proteggere il 30% delle superfici terrestri e marine del Pianeta entro il 2030.

Preservare la biodiversità, comunque, non è importante solo per gli ambienti naturali e le specie che li abitano, ma anche per gli stessi esseri umani. Un gran numero di organismi viventi, ad esempio, contribuisce a mantenere il suolo fertile, a decomporre i rifiuti, a pulire i corsi d’acqua e a fornire risorse alimentari. Non a caso, nei Paesi meno ricchi la perdita di biodiversità generalmente si lega a un aumento della povertà, soprattutto sul lungo periodo. Inoltre, la biodiversità contribuisce al progresso scientifico, con scoperte utili anche in ambito farmaceutico.

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Si sente piuttosto di frequente parlare di biodiversità, da un paio d'anni il termine è presente anche nella Costituzione italiana. Tuttavia, non è così immediato spiegare perché è così importante e utile per l’umanità. La parola deriva dalla crasi dell’espressione "diversità biologica", fa riferimento a tre forme distinte di diversità presenti negli ambienti naturali.

La prima è la diversità genetica tra individui di una stessa specie, cioè la ricchezza di caratteristiche all’interno del patrimonio genetico di una specie. La seconda dimensione della diversità è quella cosiddetta "specifica", riferita al numero di specie diverse che popolano un ecosistema – tenendo conto non solo di animali e piante, ma anche di funghi, batteri e così via, dato che tutte le specie che vivono in un determinato ambiente hanno rapporti di dipendenza tra loro. Infine, c’è la diversità ecosistemica, che fa riferimento alla varietà di ecosistemi presenti all’interno di una stessa regione.

Le tre forme di biodiversità, insieme, fanno sì che la vita in un preciso ambiente naturale sia più resiliente, soprattutto in caso di profondi cambiamenti, come quelli causati al clima. Per esempio, maggiore è la biodiversità genetica, più una specie è adattabile e meno soggetta a estinzione. Le tre principali cause di perdita di biodiversità sono la riduzione degli habitat naturali, il cambiamento climatico e l’introduzione di specie aliene, che possono alterare gli equilibri di co-esistenza degli ecosistemi.

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Terna, il TSO italiano considera la biodiversità – e l'ambiente in generale – come un vero e proprio stakeholder da tutelare. Questo impegno si manifesta in una serie di iniziative volte a mappare gli impatti, e i potenziali rischi, delle sue infrastrutture elettriche sugli ecosistemi in cui sorgono o che attraversano, identificando le migliori soluzioni per mitigarne gli effetti. L'impatto sulla biodiversità varia tra la fase di costruzione (dove è principalmente dovuto alle attività di cantiere) e la fase di esercizio: Terna gestisce gli impatti e rischi fin dalla pianificazione delle infrastrutture, considerando la salvaguardia della biodiversità (ad esempio nelle aree protette) come input per lo sviluppo sostenibile della rete. In questo senso, la biodiversità del territorio è studiata accuratamente e ampiamente considerata nella determinazione del tracciato finale. Vengono inoltre adottate misure di mitigazione ambientale durante la realizzazione e l'esercizio e misure di compensazione ambientale.

L'attenzione di Terna alla tutela della biodiversità e dell'ambiente si traduce da tempo in diverse iniziative concrete. Tra queste, il progetto Nidi sui tralicci, avviato nei primi anni 2000 anche con il supporto di diverse associazioni ambientaliste, ha portato all’installazione di circa 500 cassette adatte alla nidificazione in Italia. Tali strutture sono utilizzate da diverse specie, tra cui gheppi, falchi pellegrini, assioli, ghiandaie marine, cicogne e pipistrelli. Con il progetto Biodotti, lanciato nel 2022, Terna ha invece dato il via a interventi di rinaturazione alla base di alcuni tralicci in Lombardia, Toscana e Sicilia – con l'obiettivo di aumentare il valore ecologico locale. In questo modo, le linee elettriche di Terna funzionano come "stepping stone" (pietre miliari), che facilitano lo spostamento della fauna tra aree naturali, contribuendo all'arricchimento di biodiversità nella zona interessata. Sempre nel 2022, Terna ha lanciato anche il progetto Tiny Forest, realizzando cinque piccole foreste su terreni di altrettante cooperative sociali – due nel Lazio, e una in Campania, una in Lombardia e una in Veneto. Le micro-foreste seguono il metodo del botanico giapponese Miyawaki, che prevede l’impianto ad alta densità di specie autoctone selezionate sulla base delle caratteristiche ecologiche locali, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di ecosistemi stabili in spazi ridotti.

Sul fronte della tutela marina, Terna adotta tecniche a basso impatto per la posa di cavi sottomarini, evitando scavi nei fondali e intervenendo con operazioni di trapianto di talee di Posidonia oceanica – come nel caso del Golfo di Follonica, in Toscana, dove nel 2022 ne sono state riposizionate circa 53mila. C'è poi il progetto Odisseo, iniziato nel 2023, che utilizza droni subacquei per la raccolta di dati utili alla progettazione e al monitoraggio dei collegamenti elettrici sottomarini, riducendo così l’impatto sugli ecosistemi. Altri interventi comprendono la valorizzazione degli alberi monumentali in collaborazione con vari comuni italiani, iniziative di sensibilizzazione rivolte ai dipendenti e non solo, o accordi con associazioni ambientaliste, con cui Terna lavora alla pianificazione sostenibile delle infrastrutture e alla definizione di buone pratiche per la mitigazione degli impatti ambientali.