Il wasabi è una pianta di origine giapponese da cui si ottiene l’omonima pasta verde e piccante, tipica della cultura cucina nipponica e molto nota anche in Occidente. Cresce spontaneamente in montagna, al freddo e vicino a corsi d’acqua, ma è anche coltivata da diversi secoli: negli ultimi anni, tuttavia, le colture di wasabi sono state gravemente minacciate dall'aumento delle temperature, tanto che c’è il rischio che in futuro possa quasi completamente scomparire.
Nella maggior parte dei casi quello che si trova nei ristoranti occidentali e in commercio è un misto di wasabi e rafano tinto di verde, perché la pianta da cui si ricava la pasta che accompagna tipicamente il sushi è molto delicata e piuttosto complicata da coltivare: richiede infatti specifiche tecniche e condizioni climatiche per la crescita.
La prefettura di Shizuoka, a sudovest di Tokyo, è una delle zone principali in cui si coltiva questo prodotto agricolo. Secondo i dati del ministero giapponese dell'Agricoltura, delle Foreste e della Pesca, ripresi dal New York Times, negli ultimi dieci anni la quantità di wasabi prodotto nella prefettura di Shizuoka è calata di oltre il 50 percento, a causa del cambiamento climatico e delle attività umane, che hanno alterato le condizioni ideali in cui cresce il wasabi.