D orbit
Sfide

L'innovazione spaziale parla italiano

L'azienda comasca D-Orbit rileva la connazionale Planetek e dà il via a un gruppo specializzato nella produzione e analisi dei dati satellitari. Perché questa notizia ha molto a che vedere con il sistema elettrico e chi lo gestisce.

Da un lato i satelliti trasportati in orbita, dall’altro la produzione e l’analisi dei dati ottenuti dall’osservazione della Terra dallo spazio. Un matrimonio nella filiera aerospaziale che ha come protagoniste due aziende italiane su cui Terna ha puntato sia con progetti di innovazione sia con un investimento mirato per sviluppare nuove attività nel campo delle tecnologie satellitari, per esplorare potenziali sviluppi utili alla gestione della rete di trasmissione dell’energia elettrica.

D-Orbit, leader nella logistica spaziale, in cui Terna ha investito attraverso il veicolo di venture capital Terna Forward, e Planetek Italia, specializzata nell’analisi di dati geospaziali, con cui il Gruppo collabora su progetti di innovazione, hanno annunciato una fusione che darà vita a una realtà con 500 addetti e ricavi per 45 milioni di euro. Un’operazione con cui D-Orbit, azienda comasca leader nella logistica spaziale e nel trasporto orbitale, acquisisce il 100% delle azioni di Planetek Group, azienda barese attiva nell’osservazione della Terra, nell’analisi geospaziale e del software di missione.

Questo connubio tra le due aziende, segmenti della stessa filiera aerospaziale, permetterà a Terna di avere un interlocutore integrato nel settore, capace di supportare il Gruppo nello sviluppo di nuove applicazioni legate alle tecnologie satellitari, sia per il monitoraggio del territorio che per le comunicazioni, elementi strategici per il TSO italiano.

Terna tralicci

La partnership è stata annunciata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha dichiarato: «L’accordo tra D-Orbit e Planetek Italia dimostra quanto sia importante e diffuso nel territorio l’ecosistema italiano nel settore aerospaziale, composto da grandi attori, leader globali, ma anche da centinaia di piccole e medie imprese che stanno crescendo nei 15 distretti industriali e nelle quattro SpaceFactory create grazie alle risorse del PNRR».

L’integrazione tra le due aziende rappresenta, infatti, un importante passo in avanti nel ruolo dell’Italia e delle sue eccellenze all’interno della space economy. Grazie all’esperienza e alle capacità di Planetek, D-Orbit potrà implementare soluzioni per l’elaborazione e l’analisi dei dati nello spazio, riscrivendo il modello stesso con cui vengono raccolte e gestite le informazioni.

«Questo è un accordo fondamentale tra due partner strategici di Terna che uniranno le loro competenze d'eccellenza e tecnologie all’avanguardia», ha commentato Carla Napolitano, Head of Innovation di Terna. «Una sinergia molto promettente anche per lo sviluppo di nuove soluzioni per Terna - prosegue la manager, che ricopre anche il ruolo di CEO di Terna Forward -, se è vero che l’utilizzo delle costellazioni satellitari ai fini dell’osservazione terrestre e della trasmissione dei dati si sta dimostrando sempre più importante per le attività di monitoraggio delle infrastrutture e del territorio, anche per la progettazione e realizzazione di nuove opere».

Carla Napolitano per Lightbox su Innovation Zone Forum
Carla Napolitano, Head of Innovation di Terna e AD di Terna Forward (foto Terna)

L’utilizzo dei satelliti nella gestione delle infrastrutture di trasporto dell’energia elettrica è fondamentale per due motivi: da un lato permettono di monitorare lo stato di salute delle reti, anche in situazioni di eventi meteorologici estremi, dall’altro servono da strumenti di comunicazione, fornendo a Terna i dati necessari per il quotidiano sviluppo e mantenimento della propria infrastruttura.

La collaborazione tra le due aziende rappresenta un segnale di maturazione e integrazione del settore poiché coinvolge due attori che operano in ambiti distinti della stessa catena industriale, che va dal lancio del satellite nello spazio alla fornitura di un servizio di raccolta e analisi dei dati. L’integrazione di questi due segmenti della filiera è il segno di un’industria in evoluzione, capace di generare sinergie sia sul piano economico che nella qualità dei servizi.

Ridefinire il modo con cui le informazioni spaziali sono accessibili, analizzate e utilizzate è un passaggio fondamentale che le due aziende puntano a raggiungere anche grazie al ricorso all'intelligenza artificiale. Recentemente D-Orbit e Planetek hanno infatti collaborato nella missione AI-eXpress, una tecnologia innovativa che utilizza l’IA e la blockchain per migliorare la reattività dei satelliti, permettendogli di prendere decisioni in autonomia, come la selezione dei dati più utili evitando di attendere istruzioni dalla Terra.

Traliccio Gran San Bernardo 2021 Terna 1
Colle del Gran San Bernardo, tra Italia e Svizzera (foto Terna)

Proprio l'eccellenza di queste realtà ha convinto Terna a investire con modalità differenti su entrambe le aziende che adesso si sono integrate dando vita a un soggetto nuovo e dalle grandi potenzialità di crescita. Un'iniziativa che conferma l’interesse del gestore del sistema elettrico nazionale a sviluppare soluzioni innovative anche in settori non direttamente collegati al proprio business, ma centrati sull’innovazione e sulle più moderne tecnologie. In Italia, Terna, infatti, si distingue tra le società che utilizzano il venture capital con investimenti sia diretti che indiretti, puntando su startup come Wesii, Unusual, Mela Works e, appunto, D-Orbit. In questo ambito opera il team guidato da Ruggero Recchioni, Responsabile Ventures & IP Management di Terna.

«Con Terna Forward, il veicolo di venture capital creato nel 2022, la nostra azienda ha dimostrato lungimiranza negli investimenti in soluzioni innovative, confermandosi una realtà all’avanguardia», sottolinea Recchioni. Questo veicolo è appoggiato su un fondo da 50 milioni di euro, di cui circa il 70% è già stato impegnato o speso da Terna per iniziative di open innovation.