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Transizione

A che punto stiamo con l’ambiente? #3

Ciò che è successo questo mese nel mondo in cinque notizie: dall’intensità degli uragani, che diminuirebbe più lentamente a causa del riscaldamento globale, alla situazione sempre più grave nell’Artico.

Quello che è successo nel mondo a novembre in cinque notizie, per chi si occupa di ambiente, sostenibilità e transizione energetica.

1.
Uno studio ha dimostrato come in Europa centrale il cambiamento climatico abbia fatto anticipare la caduta delle foglie dagli alberi, mentre è stato confermato che il clima più caldo e arido della Mongolia e della Cina settentrionale è una conseguenza diretta del riscaldamento del pianeta.

2.
È stato ipotizzato che, sempre a causa del riscaldamento globale l’intensità degli uragani, una volta arrivati sulla terraferma e quindi in luoghi potenzialmente abitati, potrebbe diminuire più lentamente, causando ulteriori gravi danni.

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(Axel Fassio/CIFOR © Climate Visuals)

3.
È ufficiale: per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi sul cambiamento climatico non basterà più soltanto eliminare completamente le emissioni dovute all’uso dei combustibili fossili, già prospettiva considerata di difficile raggiungimento, ma sarà anche necessario rivoluzionare il modo di produzione degli stessi alimenti.

4.

È stato dimostrato che milioni di auto usate vendute da Europa, Stati Uniti e Giappone ai Paesi a basso e medio reddito sono molto inquinanti: si tratta infatti di vetture di scarsa qualità che non supererebbero i test di idoneità alla circolazione nei Paesi esportatori, in termini di emissioni.

5.
Dati satellitari mostrano che la formazione di ghiaccio nell’Artico è in ritardo rispetto agli anni precedenti. In particolare, nella giornata del 24 ottobre 2020 è stata registrata una differenza record nell'estensione giornaliera del ghiaccio rispetto alla media del periodo 1981-2010.