Era l’inizio del 1973 quando un giovane Bill Gates, allora ancora liceale, ricevette una telefonata inaspettata. Dall’altra parte del telefono c’era Bud Pembroke, un consulente informatico di lungo corso, che in quel periodo stava lavorando con la Bonneville Power Administration (BPA), l’ente federale che produceva e distribuiva energia elettrica negli stati di Washington, Oregon e California, gestendo – tra l'altro – l'enorme Grand Coulee Dam, la maxi diga costruita sul fiume Columbia.
La BPA aveva un obiettivo ambizioso: informatizzare la rete elettrica e passare da un sistema manuale a uno governato da un software che fosse in grado di intervenire in base alle esigenze e alle richieste del mercato in tempo reale. Per raggiungere il risultato la compagnia aveva affidato l’appalto alla TRW, un colosso della Difesa, ma il progetto era in ritardo e fuori budget. Quello che serviva per portare a termine la commessa era il sostegno di programmatori specializzati, in particolare esperti di PDP-10, un potente computer dell’epoca, ovvero il profilo professionale di Bill Gates e Paul Allen, i due amici che solo pochi anni dopo avrebbero fondato Microsoft.
All’epoca entrambi erano esperti di PDP-10, che avevano approfondito sia nei progetti scolastici sia nella loro start-up Traf-O-Data. E così, nonostante la giovane età (Gates aveva appena 17 anni) i due ottennero il contratto con BPA, un episodio che lo stesso patron del colosso informatico racconta nel suo libro "Source Code", arrivando a commentare: «Non so se a pesare fu più la nostra competenza o la disperazione di TRW».
Per portare a termine l’incarico Allen lasciò temporaneamente l'università, mentre Gates ottenne dal preside l’autorizzazione a considerare l’esperienza come un programma di studio. Iniziava così una delle avventure più entusiasmanti tanto per la loro formazione, quanto per il settore energetico statunitense.