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Sfide

L’idea che nasce in azienda, al servizio della rete del futuro

Le innovazioni che cambiano la trasmissione dell’elettricità: dalla robotica alla sicurezza, Terna tutela la proprietà intellettuale aziendale e, ad oggi, vanta oltre 70 brevetti tra soluzioni tecniche e design.

Mentre il dibattito pubblico si concentra sull’urgenza della transizione energetica, Terna si sta affermando come un vero e proprio laboratorio di frontiera tecnologica. A dimostrarlo sono i numeri: la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale vanta oggi un portafoglio di 79 brevetti, afferenti a 45 famiglie brevettuali, tra soluzioni tecniche e design, con 38 già concessi. Rispetto al 2023 si parla di un aumento di oltre il 110% del numero di brevetti depositati: un incremento che rappresenta il segnale più chiaro di una strategia volta a tutelare il know-how del Gruppo e a proiettare l’ingegneria elettrica italiana anche oltre i confini nazionali. Bisogna infatti tenere conto che la metà di questi brevetti (38) sono stati depositati anche in Europa, negli Stati Uniti, in Australia e in Cina: le idee di Terna, dunque, diventano soluzioni innovative anche per le reti elettriche estere.

La crescita dell’azienda, quindi, non si misura più solo in chilometri di infrastrutture elettriche o in energia trasportata da un capo all’altro del Paese, ma anche nel capitale intellettuale che ora custodisce. Il numero dei brevetti rappresenta, infatti, la certificazione dell’ingegno e la valorizzazione dei suoi professionisti che, con le loro competenze distintive, mettono a disposizione di Terna, ma anche del sistema elettrico nazionale, un importante patrimonio di conoscenze: ogni titolo è il frutto di una strategia aziendale che accompagna l’idea dall’intuizione alla sua tutela legale.

Il brevetto come catalizzatore di valore. La necessità strategica di tutelare la proprietà intellettuale (PI) aziendale non è solo un esercizio burocratico, ma scaturisce direttamente dall’ascolto attento dei bisogni operativi e dalla capacità di tradurre le intuizioni e le soluzioni tecniche in beni immateriali protetti. Il brevetto rappresenta, infatti, una delle forme principali di tutela della proprietà industriale, proteggendo le invenzioni nuove che implicano un’attività inventiva e che sono suscettibili di applicazione su larga scala. La sua funzione è cruciale: garantisce all’inventore o all’azienda il diritto di impedire a terzi di produrre, usare, vendere o importare l’invenzione senza autorizzazione. Questo è essenziale per recuperare i costi di ricerca e sviluppo, attrarre investitori e definire un chiaro vantaggio competitivo sul mercato, trasformando l’innovazione tecnica in un asset economico concreto. In cambio di questo monopolio temporaneo, il brevetto richiede la divulgazione pubblica del trovato tecnico, arricchendo il patrimonio collettivo della conoscenza e stimolando l’ulteriore evoluzione.

Dall’idea al brevetto. Nel caso specifico di Terna, le strutture aziendali sono seguite, sin dall’ideazione e durante tutto il processo di tutela del patrimonio intellettuale, da una valutazione in fase preliminare degli interventi più opportuni di difesa, dalla predisposizione di tutte le verifiche necessarie, fino al deposito del brevetto presso gli uffici competenti. E grazie alla tutela del know-how interno e all’implementazione delle innovazioni brevettate, Terna è in grado di offrire soluzioni all’avanguardia che supportano la crescita e la resilienza del sistema elettrico nazionale, contribuendo in modo significativo alla realizzazione di un futuro energetico sostenibile e alla crescita di valore condiviso.

Hibot robot manutenzione monitoraggio rete elettrica Terna
Il robot realizzato in collaborazione con l’azienda giapponese Hibot che affianca le persone nel monitoraggio e manutenzione della rete elettrica, garantendo maggiore sicurezza (foto Terna).

L’innovazione e la digitalizzazione sono i pilastri del Piano Industriale 2024-2028 di Terna. Il Gruppo, nell’aggiornamento del piano del marzo scorso, ha previsto un investimento complessivo di 2,4 miliardi di euro per la trasformazione digitale, con l’obiettivo di gestire la rete in modo più efficace, garantendo qualità, continuità dell’approvvigionamento e minori costi per il sistema. Per fare innovazione Terna adotta un approccio strutturato e concreto, che parte dalle esigenze aziendali e coinvolge attori esterni e interni attraverso il modello di innovazione “Stage & Gate”. Previste tre fasi principali: lo screening delle soluzioni innovative più adatte, lo sviluppo di tali soluzioni e, infine, la loro adozione. I risultati sono tangibili: oltre 500 startup sono entrate in contatto con l’azienda e sono state lanciate più di 15 open call.

I cinque pilastri dell’innovazione. I circa 70 progetti di innovazione che Terna sta portando avanti si concentrano su cinque pilastri tecnologici. Il cluster Digital, su cui si concentra la metà dei progetti, rappresenta le tecnologie per la digitalizzazione a supporto della rete elettrica e dell’ottimizzazione dei processi. L’ambito Energy System Tech si concentra invece sulla sfida principale del sistema elettrico: l’integrazione delle fonti rinnovabili, di quelle distribuite e dei servizi di flessibilità come, ad esempio, le soluzioni innovative legate ai sistemi di stoccaggio dell’energia. Con il Grid Tech il focus è sulle tecnologie a favore di una gestione efficace dell’infrastruttura di rete. L’impegno per l’ambiente passa anche dall’attività di ricerca e sviluppo in Advanced Materials: Terna sta investendo nell’utilizzo di materiali eco-compatibili che riducano l’impatto ambientale delle infrastrutture, rendendole al contempo più efficienti e sostenibili sul territorio. Infine, AI-Botics Tech, ovvero intelligenza artificiale e robotica a supporto delle attività di esercizio e manutenzione degli asset: droni e algoritmi intelligenti sono ormai ampiamente utilizzati per garantire la sicurezza e l’operatività della rete con elevati livelli di dettaglio e precisione.

Approfondiamo in questo articolo di Lightbox alcune delle principali soluzioni innovative per cui Terna ha già ottenuto o sta procedendo con l’iter di tutela della Proprietà Intellettuale.

Il rettitràfo, un dispositivo ibrido che semplifica le reti. Un’intuizione nata nei laboratori di Terna, il rettitràfo promette di essere il game changer che il sistema energetico globale attendeva per gestire l’era delle rinnovabili. Questo dispositivo è una vera e propria ibridazione tecnologica: unisce, infatti, in un unico apparato le funzioni di trasformatore e di convertitore di corrente alternata e continua. L’esigenza alla base di questa innovazione è quella di gestire in modo più efficiente la crescente, ma intermittente, produzione di energia da fonti rinnovabili. La chiave è l’integrazione: la macchina riesce a incorporare i moduli elettronici di conversione direttamente nella struttura del trasformatore.

Il sostegno a “5 Fasi” per una rete più sostenibile. Terna ha sviluppato e brevettato una nuova generazione di sostegni a “5 Fasi”, destinata a trasformare l’efficienza e la sostenibilità delle linee di trasmissione senza consumare ulteriore territorio. Questa soluzione ingegneristica è un esempio concreto di come la semplicità possa abilitare la transizione energetica perché i nuovi sostegni a “5 Fasi” sono progettati per integrarsi perfettamente nella rete elettrica di trasmissione esistente: un’installazione plug-and-play per il futuro dell’energia.

L’organo di manovra su palo, per una maggiore flessibilità della rete elettrica. La continua ricerca di soluzioni che rendano la rete di trasmissione nazionale più flessibile e resiliente ha portato Terna a un’altra significativa innovazione, già protetta da brevetto: l’organo di manovra su palo (OMP). Questa soluzione risponde all’esigenza di fornire maggiore flessibilità alle cosiddette “deviazioni a T”, quei punti strategici della rete in cui si connettono direttamente all’alta tensione sia le grandi utenze particolarmente energivore sia gli impianti di produzione, da fonti rinnovabili o tradizionali. L’OMP è un sistema integrato che consiste in un sostegno che racchiude un modulo compatto multifunzione sopraelevato. L’ingegnosità sta nel fatto che l’intero sistema è contenuto in un singolo traliccio, riducendo al minimo l’interazione ambientale e l’impatto paesaggistico. Il risultato è un apparato discreto e potente, capace di gestire in modo agile e robusto le derivazioni in alta tensione, adattandosi rapidamente ai cambiamenti di flusso e alle esigenze del sistema. Concentrandosi in un unico sostegno, il dispositivo minimizza l’occupazione di suolo e l’impatto visivo, un fattore sempre più importante per l’accettazione territoriale delle infrastrutture.

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L’Organo di Manovra su Palo è una tecnologia che monta componenti elettrici direttamente sui tralicci. Permette di gestire da remoto manovre e manutenzioni su derivazioni senza dover staccare la corrente all'intera linea (foto Terna).

Robot e droni: occhi elettronici per la manutenzione delle infrastrutture. In collaborazione con la giapponese Hibot, Terna ha sviluppato un prototipo di robot capace di muoversi sui conduttori e di svolgere manutenzione anche a linea attiva, innalzando la sicurezza e l’efficienza operativa. Oltre alla robotica per le ispezioni più complesse, il Gruppo ha sviluppato e già ottenuto il brevetto per una soluzione che trasforma il modo in cui vengono eseguiti i controlli tecnici sulle linee elettriche aeree.

Anche la sicurezza, l’efficienza e la continuità del servizio elettrico passano per l’innovazione e Terna sta progettando una vera e propria rivoluzione nelle attività di manutenzione della rete di trasmissione anche attraverso l’impiego massivo di una flotta di droni che consentirà di operare in completa sicurezza, riducendo i tempi e l’impatto sui costi operativi. La forza di questa innovazione sta nell’equipaggiamento a bordo di ogni drone dotato di specifici tool che permettono di svolgere attività altamente specialistiche, impossibili o pericolose da compiere manualmente. I droni possono misurare con precisione la resistenza elettrica dei conduttori o il campo elettrico negli isolatori e questi dati ad alta fedeltà sono fondamentali per individuare tempestivamente anomalie latenti che, se non corrette, potrebbero portare al guasto di un componente, garantendo così la massima affidabilità della rete.

Terna drone monitoraggio rete elettrica alta tensione
Un drone equipaggiato con tool specialistici per misurare dati ad alta fedeltà e individuare tempestivamente anomalie latenti per garantire la massima affidabilità della rete, riducendo tempi e costi operativi (foto Terna).

R.U.T. e Samat, soluzioni all’avanguardia per la sicurezza degli operatori. La sicurezza del personale operativo sui tralicci e nelle stazioni elettriche è una priorità assoluta per Terna. Per assicurare il lavoro degli addetti riducendo il rischio di incidenti, il Gruppo ha sviluppato e brevettato due soluzioni rivoluzionarie nate dal programma interno di innovazione “Terna Ideas”: R.U.T. è un rilevatore universale di tensione e SAMAT è un sistema di ausilio messa a terra, i cui brevetti sono stati ottenuti tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Entrambi i progetti puntano a ridurre il rischio di folgorazione (elettrocuzione), semplificando al contempo le fasi di messa in sicurezza degli impianti.

Terna Rut rilevatore universale tensione brevetto innovazione copia
Il R.U.T. (indicato in primo piano sulla destra) rileva la tensione in modo rapido e sicuro, con allarmi visivi/sonori. Il prototipo ha superato il primo test sul campo a Bellolampo (PA) a dicembre 2024 e si sta valutando il percorso di adozione (foto Terna).

Nello specifico, R.U.T. è destinato a diventare lo strumento indispensabile per la verifica degli impianti. Il dispositivo rileva in modo rapido e affidabile la presenza di tensione attraverso allarmi visivi e/o sonori. La sua missione è eliminare completamente il rischio per gli operatori che lavorano su linee e stazioni, snellendo e velocizzando le procedure operative per la messa in sicurezza. Il prototipo ha superato brillantemente il primo test a dicembre 2024, presso la stazione elettrica di Bellolampo (Palermo), dimostrando la sua affidabilità nel rilevare l’assenza e la successiva presenza di tensione su una linea elettrica riattivata. Le prove sul prototipo finale sono proseguite nel 2025 per valutare il percorso di adozione della soluzione.

Terna Samat sistema ausilio messa a terra brevetto innovazione copia
Il sistema SAMAT è progettato per elevare la protezione degli operatori riducendo il contatto diretto con i componenti ad alta tensione, velocizzando le operazioni di messa a terra (foto Terna).

Invece, il progetto SAMAT mira a elevare la protezione degli operatori riducendo drasticamente il contatto diretto con i componenti ad alta tensione. Questo sistema di ausilio velocizza le operazioni di messa a terra, fondamentali prima di ogni intervento, migliorando così l’efficienza complessiva delle attività e riducendo i tempi di lavorazione. In pratica, SAMAT garantisce maggiore affidabilità e praticità nei lavori e, soprattutto, incrementa la protezione personale.

Anche SAMAT ha superato il suo primo collaudo a dicembre 2024: il prototipo è stato testato presso la stazione elettrica di Villabona (Venezia), su una porzione di impianto già fuori tensione e messo preventivamente in sicurezza. Le attività di collaudo sono continuate nel 2025, anche in questo caso per valutarne successivamente un percorso di adozione presso alcuni impianti in esercizio.