Nella campagna di Pescara, tra le colline che separano Alanno da Popoli, l’innovazione, tutta italiana, della trasmissione di energia elettrica trova una nuova forma nei sostegni a “5 Fasi”. Lungo la linea aerea 150 kV “Alanno-Popoli”, infatti, Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, ha installato, per la prima volta nel nostro Paese, una nuova generazione di sostegni di alta tensione per il trasporto dell’energia, ideati grazie all’ingegno dei propri tecnici. Una tecnologia che ha ottenuto la concessione di brevetto per invenzione industriale rilasciata dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi e che rappresenta un passaggio cruciale nell’evoluzione della rete elettrica italiana.
Più compatto, più efficiente, più sostenibile, il sostegno a “5 Fasi” nasce per rispondere a una sfida precisa: trasportare più energia riducendo i valori dei campi elettrici e magnetico migliorando, al contempo, l’interazione ambientale e visiva con il contesto territoriale. Una rivoluzione ingegneristica destinata a cambiare il modo in cui l’elettricità attraversa l’Italia.
La nuova architettura dell’energia. Ma qual è la caratteristica principale dei nuovi sostegni a “5 Fasi”? Gli elettrodotti tradizionali in alta tensione presentano, tipicamente, tre conduttori, le fasi appunto, secondo la configurazione tipica della trasmissione trifase in corrente alternata. Ma la transizione energetica richiede reti capaci di trasportare grandi quantità di potenza elettrica su lunghe distanze, anche per integrare le nuove esigenze dei produttori e degli utenti garantendo, comunque, la stabilità elettrica del sistema. Da questi nuovi scenari nasce l’idea del sostegno a “5 Fasi” contraddistinto da una duplicazione di due delle fasi esistenti e dalla collocazione della restante al centro della configurazione della testa-palo, nonché dalla loro disposizione secondo una geometria particolare caratterizzata da due triangoli quasi equilateri.
Una geometria apparentemente semplice, ma frutto di anni di studio e ricerca che hanno tradotto nella soluzione anche l’esperienza operativa di esercizio e manutenzione delle reti elettriche. Il risultato è concreto: a parità di distanza di trasmissione, un elettrodotto con sostegni a “5 Fasi” può trasportare oltre il doppio della potenza elettrica rispetto a una linea convenzionale. Ad esempio, una linea aerea cosiddetta in “Singola Terna” a 220 kV consente di trasportare potenze massime di circa 370 MW fino a 150 chilometri; a parità di distanza di trasmissione una linea in “Doppia Terna” consente di trasportare fino a 740 MW; con i sostegni a “5 Fasi” si raggiungono valori di potenza fino a 1.000 MW. Una significativa maggiore capacità di trasporto che non comporta un aumento del consumo di suolo né dell’impatto sociale dell’opera. La nuova configurazione di sostegno ideata da Terna consente infatti, ad esempio con l’ammodernamento di una dorsale elettrica esistente, di lasciare inalterata l’occupazione di suolo dell’infrastruttura originaria e delle fasce di asservimento. Al contempo, grazie alla sopracitata geometria delle fasi elettriche, permette di ridurre i campi elettrici e magnetici, l’incidenza del taglio piante migliorando anche le lavorazioni meccanizzate dei fondi.