Robot Hibot manutenzione rete Terna
Sfide

Se alla manutenzione delle linee elettriche ci pensa un robot

Dall’azienda giapponese Hibot una soluzione innovativa che, affiancando le persone, può ridurre il rischio e garantire una maggiore sicurezza e migliori performance nelle delicate attività di monitoraggio e ispezione delle infrastrutture in alta tensione, anche quando queste sono accese. Dopo i primi test superati con successo, l’obiettivo di Terna è completare la realizzazione del prototipo nel 2025.

Li abbiamo visti correre, cucinare, suonare strumenti musicali, rispondere alle chat dei servizi clienti. O svolgere attività ancora più complesse e funzionali come spostare pacchi nei magazzini, assistere gli anziani, persino costruire case. Oggi i robot fanno di tutto e di più, e Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, ha pensato bene di metterli a servizio della collettività utilizzandoli anche per la manutenzione delle reti elettriche, un compito sempre più complesso in una fase storica in cui la qualità e la resilienza delle infrastrutture sono un baluardo a difesa della transizione energetica, per arginare le conseguenze dei cambiamenti climatici.

Tra i circa 70 progetti di innovazione che Terna sta portando avanti, c’è dunque anche lo studio e la sperimentazione di soluzioni innovative in ambito robotica a supporto delle attività sul campo, in particolare nei processi di “operation & maintenance”. Il robot in questo caso arriva dal Giappone, frutto della collaborazione con l’azienda nipponica Hibot, che ha sviluppato un primo prototipo capace di muoversi sui conduttori (i cavi dell’alta tensione che trasportano l’elettricità tra un sostegno e l’altro) e sulle funi di guardia (quegli elementi che proteggono dalle scariche elettriche come i fulmini) delle linee elettriche aeree, e di effettuare attività di manutenzione anche quando queste sono in esercizio e continuano a trasmettere elettricità. Un’attività davvero delicata, che dev'essere eseguita con la massima accortezza e sicurezza, in ogni sua fase.

La soluzione automatizzata è stata testata nel 2024 presso gli impianti della stazione elettrica di Rondissone (in provincia di Torino), superando con successo le prime prove: grazie ad appositi strumenti automatici di cui il robot è dotato, sono stati installati alcuni componenti sui conduttori degli elettrodotti e sulle funi di guardia. Nello specifico l’attività ha riguardato la verifica dello sviluppo attuale delle funzionalità del prototipo, attraverso test sull’installazione di barrette preformate sui cavi che trasportano l’elettricità, oltre che di sfere di segnalazione sulle funi di guardia.

Robot Hibot manutenzione rete Terna particolare conduttore
Il prototipo sviluppato da Terna e Hibot per la manutenzione automatizzata delle linee elettriche in alta tensione. Il robot è capace di muoversi sui conduttori e sulle funi di guardia degli elettrodotti, effettuando ispezioni mentre sono in esercizio. L'attività è stata testata nel 2024 presso gli impianti della stazione elettrica di Rondissone, in Provincia di Torino (foto Terna)

Come spiega Carla Napolitano, responsabile Innovazione di Terna, «le soluzioni robotiche, come quella che stiamo realizzando con Hibot, affiancheranno le nostre persone e garantiranno un livello di sicurezza ancora più elevato durante la manutenzione degli asset che svolgiamo ogni giorno su tutto il territorio italiano. Lo sviluppo di soluzioni innovative nel campo della robotica, legate all’automazione delle attività di operation & maintenance, rappresenta uno dei fattori chiave della transizione digitale che, come abbiamo previsto nel nostro Piano Industriale 2024-2028, dovrà accompagnare e sostenere la transizione energetica. Questo progetto si inquadra nel nostro impegno costante a evolvere, innovare e rendere ancor più efficienti queste attività sviluppando tecnologie sempre più all’avanguardia al fine di favorire un incremento delle prestazioni dell’infrastruttura, con significativi benefici per l’intera rete elettrica nazionale».

Questa è la mission anche di Hibot, stando alle parole del CEO Michele Guarnieri: «Crediamo fermamente che le nostre soluzioni robotiche possano non solo semplificare la vita quotidiana, ma anche contribuire in modo sostanziale a rendere il mondo un posto più sicuro e sostenibile». Parafrasando le leggi del padre della robotica, Isaac Asimov, Guarnieri ribadisce quindi che «la missione è sviluppare soluzioni robotiche avanzate che siano al servizio dell’uomo» e non contro, come a volte si teme, «promuovendo l’automazione come strumento per migliorare la sicurezza, la qualità della vita e l’efficacia operativa in vari settori. Un esempio di questo impegno è stato tra gli altri, il lavoro che abbiamo fornito per aiutare a riportare in sicurezza l'impianto nucleare di Fukushima. Il progetto con Terna si allinea perfettamente con la missione di Hibot: creare soluzioni tecnologiche che migliorano la sicurezza, la sostenibilità e l’efficienza in ambito industriale, aiutando i nostri clienti a sfruttare appieno le opportunità della trasformazione digitale. La nostra collaborazione con Terna sin dal primo giorno è stata un'esperienza incredibilmente fruttuosa e di soddisfazione».

Robot Hibot manutenzione rete Terna sfere segnalazione
L'installazione delle sfere di segnalazione sulla fune di guardia di una linea elettrica effettuata dal robot. L'attività automatizzata è stata testata nel 2024 presso gli impianti della stazione elettrica di Rondissone, in Provincia di Torino (foto Terna)

Tra i promotori dell’iniziativa c’è Marco Forteleoni, responsabile della Transmission Operator Factory di Terna, che ha seguito il prototipo sin dalle prime fasi. «Si tratta di un progetto sfidante e complesso» commenta, «frutto quindi di un lavoro di squadra con competenze specialistiche variegate. L’obiettivo è sviluppare soluzioni innovative sempre più orientate alle esigenze aziendali, con particolare focus sull'aumento dell'efficacia e dell'efficienza nelle attività di operation & maintenance della rete di trasmissione elettrica nazionale».

Un progetto che ha coinvolto diverse anime dell’azienda, tra cui il team di Antonio Piccolo, responsabile Asset Management - Metodi di Lavoro di Terna, che si dice fiducioso sulle prossime fasi: «Lo sviluppo del robot è stato impostato in una logica incrementale ed evolutiva, e i risultati sinora raggiunti ci consentono di essere fiduciosi nella nuova fase progettuale. Per garantirne la sua piena fruibilità ci concentreremo sulle modalità di approccio alle linee elettriche aeree, assicurando pesi e dimensione tali da favorire la maneggevolezza del robot».

Leggi di più sulle iniziative di Terna sull'innovazione e la digitalizzazione

I test di ottobre 2024 - che seguono quelli condotti in laboratorio e, successivamente, quelli svolti nei primi mesi dell’anno presso il “campo prove” di Bertignano (in provincia di Biella) - sono la seconda prova effettuata presso la struttura di Rondissone, dove già nel mese di giugno la soluzione era stata testata con la linea in servizio. Sempre a giugno, inoltre, sono state depositate le domande di brevetto relative alla soluzione sviluppata e i prossimi passi prevedono una nuova fase progettuale, con l’obiettivo di completare la realizzazione del prototipo e avviare il percorso di adozione di questa innovazione a vantaggio della sicurezza dei lavoratori entro la fine del 2025.

Innovazione e digitalizzazione sono due pilastri della strategia di Terna: per raggiungere gli obiettivi della twin transition, energetica e digitale, nel nuovo Piano Industriale 2024-2028 presentato il 19 marzo 2024 Terna ha pianificato un investimento di circa 2 miliardi di euro, sui 16,5 complessivi, che riguarderà da vicino proprio le iniziative di digitalizzazione e innovazione.