Innovazione drone startup
Sfide

Un ponte tra l'Italia e la Silicon Valley per le startup più innovative

Promuovere le realtà tecnologiche nazionali avvicinandole alle eccellenze mondiali: ne abbiamo parlato con Alberto Acito, il direttore del Centro di Innovazione Italiano presso INNOVIT.

Quando si parla di innovazione viene subito in mente un luogo. Un posto ben preciso dove la tecnologia nasce e si sviluppa a un ritmo tanto costante quanto irrefrenabile. Dove le idee più geniali si trasformano in progetti concreti, in grado di orientare il futuro di tutti noi. Stiamo parlando della Silicon Valley, il cuore dell'ecosistema mondiale dell'innovazione. Ed è proprio lì, nella Bay Area di San Francisco, che Terna è andata alla ricerca di nuove soluzioni tecnologiche che possano sostenere al meglio l'evoluzione del sistema elettrico nazionale, ma anche promuovere l’innovazione italiana avvicinandola alle eccellenze mondiali.

Nelle scorse settimane una delegazione dell'azienda che gestisce il sistema elettrico nazionale, guidata dall'AD Giuseppina di Foggia, è stata impegnata in un innovation journey: oltre a una serie di incontri con diversi attori dell'ecosistema californiano, Terna ha firmato una lettera d'intenti con il Console Generale d’Italia a San Francisco Sergio Strozzi e un memorandum of understanding con il Centro di Innovazione di INNOVIT, l'hub italiano di Innovazione e Cultura promosso dal Ministero degli Esteri e sovrainteso dal Consolato Generale d'Italia a San Francisco.

Lettera Intenti Innovazione Giuseppina Di Foggia Console Sergio Strozzi
<p>L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, Giuseppina Di Foggia, e il Console Generale d’Italia a San Francisco Sergio Strozzi (foto Terna)</p>

Promuovere l’innovazione italiana in Silicon Valley: gli accordi tra Terna e INNOVIT. Sono tre gli obiettivi principali delle intese firmate a inizio novembre a San Francisco da Terna e INNOVIT: promuovere l'ecosistema italiano dell'innovazione all'estero avvicinandolo alle realtà più avanzate, sostenere lo sviluppo di startup e Pmi innovative italiane e favorire il loro accesso al mercato e agli stakeholder statunitensi. Il tutto attraverso queste due intese.

Nei dettagli, Di Foggia e il console Strozzi hanno firmato una lettera d'intenti che sancisce la comune volontà di facilitare le startup italiane nella ricerca di opportunità di crescita e di partner tecnologici locali. Al contempo, Massimiliano Garri, direttore Innovation & Market Solutions di Terna, e Alberto Acito, direttore del Centro di Innovazione Italiano presso INNOVIT hanno sottoscritto un "memorandum of understanding" che definisce le attività finalizzate al raggiungimento dell'obiettivo.

Secondo quanto previsto la partnership tra le due realtà avrà una durata di tre anni, nei quali saranno sviluppate iniziative congiunte di accelerazione e sostegno alle realtà innovative italiane a maggior potenziale, al fine di facilitare le relazioni e le opportunità di business. Terna e INNOVIT condivideranno anche lo sviluppo di nuove iniziative di Open Innovation verso soggetti appartenenti ai rispettivi network.

«Ci siamo chiesti come Terna e INNOVIT possano supportare e fare crescere l'ecosistema innovativo italiano, consolidando e rafforzando il ponte tra la Silicon Valley e l’Italia», spiega Acito. «Questo è il primo dei nostri tre obiettivi. Il secondo prevede il supporto dei programmi di accelerazione di INNOVIT sul "cleantech" e sulla transizione energetica attraverso le competenze peculiari di Terna. Il terzo, invece, è legato alla promozione di iniziative di Open Innovation che Terna ha già cominciato a sviluppare e continuerà a sviluppare in futuro».

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<p>Alberto Acito, direttore del Centro di Innovazione Italiano presso INNOVIT </p>

INNOVIT, il polo italiano di innovazione e cultura per promuovere il sistema Paese all’estero. INNOVIT è l'hub italiano di innovazione e cultura basato su un modello di partnership pubblico-privato con una forte connotazione di promozione del Sistema Paese all’estero. È promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano e coordinato dal Consolato Generale d’Italia a San Francisco e dall’Ambasciata italiana a Washington DC. A guidare il centro di innovazione di INNOVIT a San Francisco c'è proprio Acito, un manager di grande esperienza arrivato in California oltre 10 anni fa dopo aver lavorato ai massimi livelli in aziende attive nel settore del mobile e di internet.

«A San Francisco ho iniziato la mia carriera nel venture capital», ci racconta. «Poi ho cominciato a lavorare a un progetto estremamente sfidante che prevedeva di aprire un ufficio di investimenti esteri presso il Consolato. Oggi ce ne sono 22 in tutto il mondo. Si è trattato di un’iniziativa molto interessante se consideriamo che 5 o 6 anni fa, l’Italia e le sue competenze erano escluse dagli investimenti tech della Bay Area. Questo mi ha fatto capire quanto sia importante per il nostro Paese avere degli avamposti di promozione che aiutino l’Italia e le sue imprese a farsi conoscere all’estero. È questo il motivo per il quale lo scorso anno ho accettato di guidare INNOVIT».

INNOVIT è un progetto sperimentale che ha due obiettivi fondamentali: promuovere l’Italia come ecosistema di innovazione nella Silicon Valley e supportare startup e pmi innovative italiane attraverso azioni di promozione e programmi di accelerazione, aiutando al contempo anche le aziende più grandi in qualità di piattaforma di integrazione e collegamento con il mondo tech californiano.

«È un progetto che non è nato dall’oggi al domani, sono serviti anni di gestazione, anche se una spinta fondamentale è arrivata dalla visita a Stanford nel 2019 del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. È stata la prima visita di un presidente italiano nella Silicon Valley dai tempi dell’ex Capo dello Stato Sandro Pertini», ricorda Acito. «Bisogna sottolineare inoltre che il supporto del Consolato italiano e degli uffici dell'ICE è fondamentale, ma è anche interessante l’innovatività con cui è stata promossa questa iniziativa che fa leva su strumenti correlati all’innovazione come la cultura e su una partnership pubblico-privato che sta dando i suoi frutti».

A un anno dalla sua nascita INNOVIT ha portato a casa risultati di rilievo: «Abbiamo realizzato quattro programmi di accelerazione per Pmi innovative e tre per startup che hanno avuto un riscontro eccellente. Attorno a INNOVIT siamo riusciti ad aggregare 220 persone tra mentor esperti e speaker e oltre 100 imprese e 168 imprenditori sono venuti in California per partecipare a 180 sessioni di approfondimento e formazione organizzati da INNOVIT», fa notare Acito.

Nella Silicon Valley oggi INNOVIT sta diventando un progetto sperimentale di riferimento, un benchmark. «Sono venuti tutti i Consolati presenti qui in California per studiare ciò che abbiamo realizzato e cercare di replicarlo. Ci hanno fatto visita molte agenzie di investimento e università. Fondamentale è anche la comunità locale: questo posto rappresenta l’Italia al meglio e sta divenendo un luogo di aggregazione della comunità italiana presente nella Silicon Valley che aspettava da tempo di avere un riferimento in cui unirsi», conclude.

«Ci siamo chiesti come Terna e INNOVIT possano supportare e far crescere l’ecosistema innovativo italiano, consolidando e rafforzando il ponte tra la Silicon Valley e l’Italia: questo è il primo dei nostri tre obiettivi. Il secondo prevede il supporto dei programmi di accelerazione di INNOVIT sul cleantech e sulla transizione energetica attraverso le competenze peculiari di Terna. Il terzo è legato alla promozione di iniziative di Open Innovation che Terna ha già cominciato a sviluppare e continuerà a sviluppare in futuro».

Alberto Acito Direttore di INNOVIT (Italian Innovation and Culture Hub) a San Francisco

L'innovazione del futuro passa da droni, esoscheletri e intelligenza artificiale. La partnership con INNOVIT non è l’unica iniziativa che Terna sta portando avanti nella Silicon Valley. Infatti, dal 2 al 6 ottobre 2023, nell’ambito dell’evento “Scale Up Summit” organizzato da Mind The Bridge, si è svolto l’Innovation Journey organizzato da Terna con la partecipazione di professionisti di innovazione e di asset management della società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale.

«Abbiamo organizzato un'attività di scouting dedicata alle startup che si occupano di smart robot e intelligenza artificiale generativa», spiega Daniele Vitullo, responsabile Ideas e Solutions Scouting di Terna. «L'idea di base era quella di indagare il mondo che combina robotica e intelligenza artificiale, partendo da due domande: che succede a un’azienda energetica quando i robot cominciano a diventare intelligenti? E che riflessi ha sul business e sulle attività operative?».

Nella Silicon Valley Terna ha preso contatto con una serie di realtà in grado di fornire strumenti e soluzioni utili alle sue esigenze, prima tra tutte quella di migliorare ulteriormente e rendere ancor più sicure alcune delle attività operative che comportano dei rischi se condotte dall’essere umano, come ad esempio le ispezioni di zone confinate (cunicoli, gallerie o vasche) o le attività di monitoraggio della rete in presenza di eventi climatici particolarmente avversi o, ancora, per la manutenzione predittiva.

Delegazione Terna Mind The Bridge ottobre 2023
<p>La delegazione di Terna che ha partecipato, in Silicon Valley, all'evento “Scale Up Summit” organizzato da Mind The Bridge a ottobre 2023. Da sinistra: Andrea Fraioli (Asset Management), Marco Forteleoni (Innovation Factory), Antonella Spaltro (Innovation), Fabio D'Orta (Digital Solutions), Sabrina Veroli (Innovation), Oriana Calò (Solutions Scouting), Daniele Vitullo (responsabile Ideas e Solutions Scouting), Francesco Bella (Innovation Lab) e Antonio Piccolo (Asset Management)</p>

«Lo scouting ci ha permesso di trovare e valutare una serie di soluzioni che sperimenteremo a breve. Tra queste, il drone di una startup che consente di entrare in zone confinate e rilevare quale sia lo stato di un determinato asset senza rischi per l’uomo». Un’altra riguarda l’utilizzo di un esoscheletro, attualmente impiegato anche dai Navy Seals americani, che supporta la muscolatura in caso di ispezioni, attività di scalata e cammino, aumentando considerevolmente la resistenza fisica. «Abbiamo infine selezionato una terza soluzione che permette di utilizzare un tool di intelligenza artificiale e data set che fornisce un report sullo stato di una certa attività e, in caso di rilevazione di un’anomalia, è anche in grado di suggerire una soluzione per risolverla», racconta Vitullo.

Nel corso dell’Innovation Journey la delegazione di Terna ha fatto visita anche a un laboratorio di robotica dell'Università di Stanford. «Abbiamo dato uno sguardo al futuro per toccare con mano tecnologie non ancora mature e capire cosa ci aspetta tra cinque o dieci anni», conclude Vitullo.

Per saperne di più sulla strategia di innovazione di Terna

Innovation Antenna, l’avamposto di Terna in Silicon Valley. Terna collabora già dal 2020 con le realtà della Silicon Valley e, dalla seconda metà del 2022, ha avviato una presenza sempre più strutturata nella Bay Area, culla per eccellenza della tecnologia. In particolare, Terna ha istituito un proprio avamposto a San Francisco, la “Innovation Antenna”, con l'obiettivo di presidiare fisicamente l’ecosistema dell’innovazione in Silicon Valley e di instaurare un contatto diretto con aziende innovative presenti sul territorio americano.

I professionisti del team di innovazione di Terna a San Francisco si occupano, dunque, non solo dello scouting di progetti innovativi tesi a rispondere alle sfide della transizione energetica, ma anche di creare relazioni efficaci con startup e con altri attori dell’innovazione degli Stati Uniti, oltre che con i professionisti di grandi aziende, anche italiane, condividendo con loro esperienze e know how. Con le idee nate in California, Terna sta già sperimentando in Italia progetti su robotica, droni e realtà aumentata.