Un confronto aperto, dalla modalità innovativa, con l'obiettivo di favorire al massimo il coinvolgimento di tutti gli stakeholder. È il senso del workshop organizzato da Terna con Renewables Grid Initiative (RGI), network europeo di operatori di rete e ong. Al centro della discussione, le grandi sfide legate alla transizione energetica: dall’integrazione delle rinnovabili in un sistema distribuito all’evoluzione della domanda, dal dialogo con il territorio per uno sviluppo sostenibile all’innovazione tecnologica.
Terna e il confronto sulla transizione energetica con il network europeo di operatori di rete e ong Renewables Grid Initiative: un punto di partenza per lo sviluppo sostenibile della rete.
“Questo approccio proattivo di ascolto e coinvolgimento degli stakeholder e dei territori è alla base della nostra strategia per uno sviluppo sostenibile della rete elettrica” ha sottolineato Michi. “La rete - ha aggiunto - è al centro del cambiamento in atto e Terna vuole giocare un ruolo da protagonista”. Antonella Battaglini, amministratore delegato di RGI, ha fatto notare dal canto suo l'importanza dell'integrazione di persone e risorse per affrontare la complessità di questo processo. "L'evoluzione del sistema è una questione di apprendimento", ha osservato. "Serve un investimento di tutte le risorse umane e tecnologiche per gestire il cambiamento".
L’incontro è stato anche l’occasione di aprire un confronto sul Piano di Sviluppo 2019 di Terna, che prevede oltre 13 miliardi di euro di investimenti per la rete nel prossimo decennio proprio per abilitare la transizione in atto, in linea con gli obiettivi internazionali di decarbonizzazione e con il Piano nazionale integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC).
I manager di Terna presenti all'incontro hanno molto insistito sulla necessità di dialogo con tutti gli stakeholder per l’ascolto delle esigenze del territorio in ogni fase di pianificazione delle opere, e sull'importanza della sostenibilità ambientale per agevolare la diffusione delle rinnovabili, con interventi a supporto della qualità del servizio elettrico e dell’incremento della resilienza delle infrastrutture nonché del rafforzamento delle connessioni tra le zone di mercato, la razionalizzazione delle reti nelle principali aree metropolitane del Paese e l’incremento delle interconnessioni con l’estero e con le isole maggiori.
Dal punto di vista ambientale, gli interventi previsti da Terna nel Piano di Sviluppo 2019 consentiranno di ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera per un quantitativo pari a circa 6,3 milioni di tonnellate l'anno, corrispondenti a quelle prodotte da circa 7 milioni di autovetture di media taglia. Infine, circa il 60% delle nuove linee elettriche che entreranno in esercizio nell’arco di piano sarà "invisibile" perché interrato o sottomarino.
Un confronto più approfondito proprio sul piano di Terna si è svolto nei tre tavoli tematici che hanno seguito la sessione plenaria di apertura. Nel primo si è parlato delle nuove tecnologie per garantire un sistema sicuro con la piena integrazione delle energie rinnovabili. Nel secondo tavolo il focus è stato la flessibilità della rete e la capacità di gestire l’intermittenza delle fonti di energia e infine nel terzo i partecipanti si sono confrontati sul ruolo del prosumer e sulle sinergie tra il mondo della trasmissione e quello della distribuzione di energia.