Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo le lancette dell’orologio si spostano avanti di un’ora. Un’ora di luce in più, un’ora di sonno in meno e un obiettivo comune: consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica.
Grazie all’ora legale, ovviamente, non cambiano le ore di luce ma i comportamenti, con un maggior sfruttamento della disponibilità di luce solitamente "sprecata” proprio a causa delle abitudini di orario. Spostando in avanti le lancette di un’ora, infatti si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento e quindi si risparmia energia.