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Elettricità: l’identikit delle regioni

Per capire come e dove viene prodotta l’energia, basta consultare le statistiche regionali di Terna. Quelle relative al 2018, permettono di tracciare un preciso quadro nazionale dei consumi.

È la Lombardia la regina dell'elettricità. La più grande regione del Nord è al primo posto nella classifica italiana dei consumi elettrici, con 67,4 miliardi di kWh, più del doppio rispetto al secondo classificato, il Veneto, che si ferma a 31 miliardi. La medaglia di bronzo spetta invece all’Emilia Romagna, con 28,4 miliardi, mentre subito fuori dal podio c’è il Piemonte (24,4 miliardi).

È quanto emerge dalle statistiche regionali di Terna relative al 2018, ultimo anno per il quale sono disponibili dati completi e comparabili. Un patrimonio di dati accumulati dal gestore nazionale della rete elettrica di trasmissione, in grado di passare “ai raggi X” l’energia prodotta - come e dove - e di metterla in connessione con la richiesta che arriva dai consumatori siano essi industrie, famiglie, agricoltori, piccole o grandi imprese del terziario. Ne emerge un identikit per nulla scontato dei consumi degli italiani.

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Consumi e produzione di energia elettrica nelle diverse regioni italiane (Elaborazione su dati statistici Terna)

Calcolatrice alla mano, messe insieme le prime quattro regioni superano i 150 miliardi di kWh, ossia la metà dei consumi di tutta l’Italia, che complessivamente ammontano a 303,4 miliardi di kWh lo scorso anno. A livello nazionale, la produzione netta di energia si ferma a 279,8 miliardi di kWh, tanto che il nostro Paese importa dall’estero il 13,7% dell’elettricità di cui ha bisogno.

Non a caso, anche senza calcolare le dispersioni lungo la rete, i dati sulla produzione di energia nelle principali regioni sono molto più bassi rispetto ai consumi: la Lombardia si ferma a 47,3 miliardi di kWh, il Veneto a 17,6 (praticamente la metà di quanto consuma) e l’Emilia Romagna a 22. La prima grande eccezione è il Piemonte, dove la produzione lorda arriva a 30,5 miliardi di kWh, circa 6 in più di quelli utilizzati nella stessa regione.

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Trend storico della produzione e del consumo di energia elettrica (Elaborazione su dati statistici Terna)

Tornando ai consumi, da sfatare il mito che il Sud assorba meno energia del Nord e quindi sia meno attivo. Per ritrovare una regione settentrionale, bisogna infatti scendere a metà classifica: in Friuli, per la precisione, dove la situazione è di sostanziale equilibrio energetico (10,3 miliardi di kWh consumati e 10,5 prodotti). Il rapporto tra consumi e produzione è invece nettamente positivo in Sardegna (8,4 miliardi di kWh contro 13) e in Trentino Alto Adige (6,8 contro 12), separate in classifica – alla 12esima posizione – dalle Marche (in pesante rosso con 7 miliardi di kWh consumati e appena 2,5 prodotti). Un deficit, quello delle Marche e dell’Abruzzo, che troverà sicuro giovamento dall'interconnessione Italia-Montenegro, da poco inaugurata ed entrata in esercizio a fine 2019.

Nella graduatoria dei consumi, seguono in leggero deficit energetico, appunto, Abruzzo (6,3 miliardi di kWh consumati contro 5,5 prodotti), oltre a Liguria (6 consumati a fronte di 5,6 prodotti) e Umbria (5,3 consumati e 3,3 prodotti).

Subito sotto, al 17esimo posto, c’è la Calabria, che può contare su un surplus spettacolare con 5,2 miliardi di kWh consumati e 17,5 prodotti. Più del triplo: esattamente come avviene all’altro capo dello stivale, in Valle d’Aosta (965 milioni consumati e 3,6 miliardi prodotti), che è anche l’ultima regione nella classifica dei consumi – ma che produce elettricità tutta green - subito dopo Basilicata (2,7 miliardi di kWh consumati e 3,5 prodotti) e Molise (1,4 e 2,9).

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Produzione di energia da fonti termoelettriche tradizionali e da fonti rinnovabili (Elaborazione su dati statistici Terna)

Ma torniamo alla classifica dei consumi. Il Lazio chiude la top-5 con 21,6 miliardi di kWh (a fronte di 19 prodotti), seguito a breve distanza dalla Toscana con 19,5 (16 prodotti). Le posizioni 7, 8 e 9 sono occupate dalle tre grandi regioni del Sud, con dati quasi identici: la Sicilia consuma 17 miliardi di kWh, la Campania 16,8 e la Puglia 16,7. Ma se nei primi due casi il bilancio energetico è sempre in deficit (la produzione siciliana si ferma a 16,4 miliardi di kWh, quella campana a 10,9), ben diversa è la situazione della Puglia, che produce quasi il doppio di quello che consuma (29,9 miliardi di kWh lordi) e quindi può distribuire il surplus ad altre regioni.

Certo il percorso dalla Puglia alla Lombardia, non è breve ed è anche per questo che Terna lavora sulle interconnessioni: per facilitare lo scambio tra una regione e l’altra, a livello interno. O tra l’Italia e il resto d’Europa, se guardiamo all’estero.

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Top 10 delle province italiane per produzione lorda di energia elettrica (Elaborazione su dati statistici Terna)