L’emergenza ha cambiato le vite di molti a livello lavorativo. Alcuni hanno iniziato a lavorare da casa, altri si sono dovuti fermare, per certi settori il carico di lavoro è addirittura aumentato. Ci sono però attività che proseguono regolarmente, ed è proprio tra queste che si inserisce il lavoro di Paolo Gorla, che fa parte del team tecnico dell'unità impianti di Terna a Brugherio, nella provincia di Monza e Brianza. Gorla lavora per la società che gestisce la rete elettrica italiana da ormai 12 anni (“sono stato contattato finita la scuola, e dopo un paio di colloqui assunto a Brugherio”, racconta), e si occupa in particolare di stazioni elettriche: il suo lavoro quotidiano consiste essenzialmente nella manutenzione degli impianti ad alta tensione.
“Io e la mia squadra ci occupiamo di sostituire le apparecchiature come interruttori e trasformatori amperometrici e volumetrici, e di provare anche le protezioni elettriche che governano il controllo del sistema elettrico della rete” spiega, non nascondendo che le sue giornate lavorative non sono cambiate granché nonostante l’inizio dell’epidemia. Il suo smartworking è sul territorio: “Il nostro è un lavoro che si svolge essenzialmente sul campo. Usiamo il pc solo per simulare guasti che potrebbero verificarsi durante le prove delle protezioni elettriche”. Fondamentali però sono le comunicazioni costanti con un collega in ufficio, che prepara e organizza in collaborazione con il team di Gorla l’attività da svolgere.