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L’annuario statistico sull’energia elettrica in Italia

L’annuario statistico di Terna è uno strumento utile per rispondere ad alcune domande sull’energia elettrica in Italia: da quali fonti è prodotta, chi la consuma, come cambia la domanda?

L’ufficio statistico di Terna ha diffuso quella che è la sua più importante pubblicazione ufficiale: si tratta dell’Annuario Statistico 2018 con i dati sull’energia elettrica in Italia.

Da quali fonti viene prodotta l’energia elettrica e chi la consuma? Com'è cresciuta la domanda di energia nell'anno? Quali sono stati i mesi di maggiore richiesta di energia? Sono solo alcune delle domande che trovano risposta sfogliando le oltre duecento pagine dell’annuario, dense di numeri e dati.

Il documento acquisisce una particolare importanza calato nel contesto del Sistema Statistico Europeo, di cui l’Ufficio Statistico Terna è parte integrante verso la soddisfazione delle esigenze informative statistiche europee e internazionali. Sono questi infatti i dati che vengono usati dalle più importanti banche dati e istituti di statistica europei (Eurostat) e italiani (ISTAT) per compilare statistiche ufficiali e comparare consumi e produzione tra diversi paesi.

Un percorso, quello che porta all’annuario, che ha visto una tappa intermedia con la pubblicazione dei dati provvisori d’esercizio e che ora, dopo una rigorosa verifica ed elaborazione dei dati, giunge a compimento.

Nel contesto macroeconomico i consumi di energia risentono del rallentamento del commercio mondiale avvenuto nel 2018 (in termini di volumi di scambi commerciali c’è stato un aumento del +3,3%, contro il +4,7% nel 2017), e la conseguente stagnazione della crescita italiana (il prodotto interno lordo è cresciuto dello 0,9% contro l’1,7% nel 2017).

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Variazione percentuale degli scambi commerciali globali e del PIL italiano

La richiesta di energia elettrica rimane sostanzialmente invariata: nel 2018 è stata di 321,4 miliardi di kWh, con un incremento del solo 0,3% rispetto al 2017. Una quota sempre maggiore di questo fabbisogno (il 13,7%, o 43,9 miliardi di kWh) è stata soddisfatta dalle importazioni nette dall’estero, che quest’anno sono aumentate del 16,3%. Anche i consumi di energia nel 2018 non variano in maniera significativa: solo +0,5%, attestandosi a un valore totale di 303,4 miliardi di kWh.

Durante l’anno, luglio è il mese che ha fatto registrare la richiesta di energia più elevata, anche se la massima potenza richiesta dal sistema elettrico si è verificata il 1 agosto alle ore 15, pari a 57.769 MW.

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Andamento della richiesta di energia mensile (elaborazione su dati Terna)

I dati più interessanti però sono quelli disaggregati relativi alla produzione di energia, che confermano i dati provvisori e la sempre minore dipendenza del sistema italiano dalle fonti di energia non rinnovabili. La produzione da fonte termica ha infatti diminuito l’incidenza sulla produzione netta nazionale passando al 65,9% (era il 70,2% nel 2017), in coppia con un incremento consistente della produzione da idroelettrico (+32,9%).

L’aumento della produzione da fonti rinnovabili (bioenergie, idrica, eolica, fotovoltaica e geotermica) si attesta dunque al +10,1%, per un valore di 114,4 miliardi di kWh e con un’incidenza sul consumo interno aumentata del 3,2%.

Se la fonte idroelettrica cresce le altre sono però in leggera discesa: la fotovoltaica perde -7,1% rispetto al 2017, la geotermica -1,5%, le bioenergie -1,2% mentre la fonte eolica rimane stabile con +0,1%.

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Variazione della produzione di energia da diverse fonti rinnovabili e non (elaborazione su dati Terna)