Nel 2021 in Svizzera era stato bocciato un referendum che avrebbe introdotto misure per limitare le emissioni di anidride carbonica, il principale gas responsabile dell’effetto serra e del riscaldamento globale. Di recente invece, tramite un altro referendum che si è tenuto il 18 giugno, il Paese ha approvato una norma che impone al Paese di ridurre l'utilizzo di combustibili fossili e di raggiungere entro il 2050 la neutralità carbonica, che prevede di rimuovere dall’atmosfera una quantità di anidride carbonica pari a quella che viene immessa nell'atmosfera. In particolare il sì ha trionfato con il 59,1%, a fronte di un'affluenza di circa il 42% degli aventi diritto.
La neutralità carbonica è un obiettivo che sempre più Paesi e aziende stanno cercando di raggiungere per contrastare il cambiamento climatico e rispettare così l’accordo sul clima di Parigi del 2015. Questa misura non si riferisce a rimuovere dall’atmosfera soltanto l’anidride carbonica, ma anche agli altri gas serra, come il metano e il protossido d'azoto disperso dai fertilizzanti. Inoltre, non tutti i gas serra contribuiscono allo stesso modo al riscaldamento globale: il "peso" del metano, ad esempio, è 25 volte superiore a quello dell’anidride carbonica, anche se resta nell’atmosfera per molto meno tempo.