La deforestazione contribuisce notevolmente al cambiamento climatico, sottraendo al pianeta ecosistemi molto importanti per la biodiversità. Gli alberi, poi, finché non muoiono o vengono bruciati assorbono più anidride carbonica di quella che emettono: per questo il loro mantenimento su scala mondiale è rilevante nella lotta alla crisi climatica. Va esattamente in questa direzione un importante accordo siglato durante la conferenza sul clima COP26 di Glasgow: oltre 100 leader mondiali si sono impegnati a fermare la deforestazione nei propri paesi entro il 2030.
Nello specifico, l’impegno assunto prevede una serie di progetti per fermare la deforestazione e incentivare pratiche più sostenibili per l’agricoltura, così come per le condizioni di vita delle popolazioni che dipendono dalle foreste. I Paesi firmatari ospitano oltre l’80 percento delle foreste nel mondo, e tra di loro – oltre alle due più grandi economie (Stati Uniti e Cina) – ci sono Brasile, Indonesia e Repubblica Democratica del Congo, che detengono alcune delle più grandi foreste. Anche l’Italia ha aderito all’accordo.