Le alluvioni che hanno colpito Germania e Belgio nel mese di luglio – dove sono morte circa 200 persone, con danni enormi ad abitazioni, strade e altre infrastrutture – sono state definite da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, «un chiaro segnale del cambiamento climatico», e lo stesso hanno detto scienziati ed esperti che si occupano di riscaldamento globale.
È ormai dimostrato che l’aumento della temperatura media della Terra sia un fattore determinante nello scatenare eventi atmosferici sempre più estremi, e oggi i ricercatori hanno dati a sufficienza per comprendere, anche nel breve tempo, se un singolo evento meteo anomalo rientri o meno nelle più ampie maglie della crisi climatica.
Quando le temperature sono superiori alla media per molto tempo anche l’umidità cresce, e di conseguenza aumenta la portata delle piogge: in genere, in determinate condizioni, l’aumento di 1°C della temperatura porta a precipitazioni più intense fino al 7 per cento. Inoltre, a causa dell’accumulo dei gas serra prodotti in larga parte dalle attività umane, la terra fatica a cedere il proprio calore attraverso l’atmosfera e di conseguenza si registra un aumento della temperatura media: questo meccanismo, nel complesso, contribuisce a ridurre la velocità dei flussi d’aria che in condizioni standard permetterebbero alle perturbazioni di spostarsi.