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Transizione

Com’è cambiata la terra: decine di anni in un “timelapse”

Nella settimana dell’Earth Day Google Earth, il servizio più famoso per consultare immagini satellitari, ha lanciato una nuova funzione per osservare i mutamenti terrestri tra evoluzioni positive e negative.

Il servizio più famoso per consultare immagini satellitari del nostro Pianeta, Google Earth, ha aggiunto la nuova funzione Timelapse, che consente di osservare i mutamenti di ampie aree territoriali nel corso degli ultimi decenni. Questa feature permette di selezionare una porzione geografica e di visualizzare poi le immagini satellitari di quella specifica zona raccolte nel corso di oltre 35 anni – archiviate e mappate della stessa Google.

Timelapse può essere utilizzato, da un lato, per fare ricerche su specifiche superfici del pianeta, e dall’altro per osservare una selezione di luoghi scelti da Google e suddivisi per aree tematiche. In questo senso è possibile ad esempio verificare i cambiamenti territoriali causati dalla deforestazione, dalle attività minerarie, dalla costruzione di nuove reti infrastrutturali così come dagli effetti del cambiamento climatico sui ghiacciai, ma al contempo si può anche osservare l’evoluzione decennale di alcune metropoli come Osaka, Pechino o New York, tra le altre.

Per realizzare Timelapse, Google ha aggiunto al proprio servizio circa 24 milioni di scatti satellitari, raccolti in un periodo di tempo compreso tra il 1984 e il 2020. Le immagini sono poi state incorporate tra loro e sovrapposte, in modo da far corrispondere i luoghi nel corso della loro evoluzione. Le immagini dei primi anni Ottanta sono meno definite rispetto a quelle più recenti, ma si riesce comunque a notare e apprezzare i mutamenti del territorio, in particolare su larga scala.

Una funzione simile all’attuale Timelapse esisteva già in precedenza, ma era più complicata da utilizzare e più limitata tramite la versione per browser del servizio. L’implementazione della nuova funzione, lanciata a metà aprile 2021 in occasione della Giornata della Terra, è stata resa possibile anche grazie alla disponibilità di numerose immagini satellitari di dominio pubblico, fornite da programmi di osservazione terrestre e consorzi per lo studio della Terra dallo Spazio, come quello statunitense Landsat e l’europeo Copernicus.