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Transizione

A che punto stiamo con l’ambiente?

Ciò che è successo questo mese nel mondo in cinque notizie: dagli incendi in California allo scioglimento dei ghiacciai, fino alle best practice individuali per favorire la lotta al cambiamento climatico.

Quello che è successo nel mondo a settembre in cinque notizie, per chi si occupa di ambiente, sostenibilità e transizione energetica.

1.

Come ha scritto la giornalista statunitense Annie Lowrey sull’Atlantic, intervistando alcuni esperti e smentendo una diffusa credenza, anche i comportamenti individuali – per quanto singolarmente irrilevanti – hanno ripercussioni sulla lotta al cambiamento climatico, perché produrrebbero imitazioni e abitudini collettive che possono influire positivamente sui tentativi di costruire società ed economie più sostenibili.

2.

Un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica statunitense Proceedings of the National Academy of Sciences ha messo in luce che due enormi ghiacciai della Calotta antartica si stanno riducendo e rompendo a velocità sempre maggiore per via del riscaldamento globale. Questi ghiacciai contribuiscono, con il loro scioglimento, a circa il 5 percento dell’innalzamento globale dei mari, sia a causa della temperatura dell’aria – più alta del solito – sia perché le acque sottostanti sono più calde rispetto al passato.

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Un centinaio di grandi incendi boschivi nell’ovest degli Stati Uniti, dalla metà di agosto, hanno bruciato più di 18mila chilometri quadrati di terreno (BLM Idaho/Climate Visuals)

3.

ProPublica e il New York Times hanno realizzato un ampio studio sulla cosiddetta “migrazione climatica”, ovvero coloro che nei prossimi anni saranno costretti a lasciare la propria terra per circostanze ambientali – ad esempio la desertificazione. Fra le possibili conseguenze, il documento riporta un cambiamento nella distribuzione geografica della popolazione, come conseguenza di migrazioni di massa che si verificheranno nonostante barriere socio-politiche.

4.

Gli incendi che stanno devastando la California, nella zona nord di Sacramento, e la costa dell’Oregon, da quello che gli esperti chiamano “August Complex Fire”, si presentano in maniera diversa da quelli del passato. Lo scrive il New York Times, riportando il parere di alcuni esperti. C’è chi, come lo scienziato Daniel Swain, ritiene preoccupante «il fatto che gli incendi hanno bruciato ecosistemi dove normalmente non ci sono roghi. Le fiamme sono comuni nelle distese di erba secca (...), ma gli alberi del Joshua Tree, le sequoie e le foreste di conifere che bruciano? È un segnale allarmante»; e come molti suoi colleghi ha posto l’accento sul ruolo dei cambiamenti climatici nell'inasprirsi di questi fenomeni.

5.

I sistemi di cattura dell’anidride carbonica dall’aria, allo studio per combattere il cambiamento climatico, potrebbero influire negativamente sul prezzo del cibo. Le risorse energetiche e idriche necessarie per azionare questi dispositivi avranno un impatto importante sull’uso del suolo, comportando un aumento dei prezzi delle colture alimentari di base in molti Paesi del Sud del mondo di circa cinque volte rispetto ai livelli del 2010.