Quello che è successo nel mondo a marzo in cinque notizie, per chi si occupa di ambiente, sostenibilità e transizione ecologica.
1.
L'ultimo principale rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) dell’ONU segnala che la maggior parte delle migrazioni climatiche avverrà all'interno dei confini nazionali dei singoli paesi, con dinamiche interne che saranno prevalenti rispetto a quelle internazionali: il rapporto dice anche che queste migrazioni, in parte già in atto, avranno a loro volta conseguenze economiche, e potranno causare instabilità politiche ed eventualmente conflitti sociali.
2.
Ha ricominciato a piovere in Nord Italia, dopo più di cento giorni pressoché senza precipitazioni: potrebbe però non essere sufficiente a risolvere la siccità dei mesi scorsi, cioè a scongiurare gli effetti della prolungata mancanza di piogge sulle forniture d'acqua e sull'agricoltura. Perché le piogge migliorino la situazione è necessario che non siano di carattere temporalesco, ma diffuse e costanti: in questo momento infatti il terreno, secco e compatto, in caso di piogge troppo intense non sarebbe in grado di assorbire tutta l'acqua e una parte rilevante andrebbe dispersa. Inoltre dopo questo periodo di piogge è necessario che ne seguano altri fino a maggio, circostanza che potrebbe non verificarsi.