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Transizione

A che punto siamo con l’ambiente? #18

Quello che è successo questo mese nel mondo in cinque notizie: dalla progressiva estinzione dei koala all'assenza di piogge in Nord Italia.

Quello che è successo nel mondo a febbraio in cinque notizie, per chi si occupa di ambiente, sostenibilità e transizione ecologica.

1.

Domenica 20 febbraio in Etiopia è stata avviata la produzione di energia elettrica della grande diga costruita negli ultimi anni sul Nilo Azzurro, da cui arriva buona parte dell'acqua che rende possibile la vita nel territorio egiziano. La diga, chiamata Grand Ethiopian Renaissance Dam (GERD), è il più grande impianto idroelettrico mai costruito in Africa.

2.

Il governo australiano ha inserito i koala nella lista delle specie a rischio di estinzione: sono passati nel giro di dieci anni da animali considerati "non a rischio" a specie "vulnerabile", fino alla categoria in cui sono appena stati inseriti, quella degli esseri viventi "in pericolo". La loro popolazione è notevolmente calata a causa della perdita del loro habitat naturale, dovuto tra le altre cose al cambiamento climatico, e si stima che senza interventi urgenti potrà scomparire del tutto entro i prossimi decenni.

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Negli ultimi due decenni la popolazione dei koala è stata minacciata dai lunghi periodi di siccità e dai grossi incendi estivi legati al cambiamento climatico (Valeria Miller/Pexels.com)

3.

L'aumento globale delle temperature ha portato i comprensori sciistici di tutto il mondo a impiegare sempre più spesso la neve artificiale: dal 1980, la maggioranza della neve su cui si sono disputate le gare di tutte le Olimpiadi invernali era artificiale. Moltissime strutture sciistiche, il cui mercato è attivo per poche settimane all’anno, rischierebbero perdite enormi se dovessero basare la propria apertura solo sulla neve naturale.


4.

Dopo anni di attesa sono iniziati i lavori per allestire la nuova agenzia nazionale del meteo: è stata chiamata ItaliaMeteo e avrà il compito di coordinare tutte le stazioni meteorologiche italiane. Avere una centrale unica nazionale è essenziale per l’analisi dei dati meteorologici: si potrà creare un sistema di allerta meteo nazionale più efficace rispetto a quello gestito dalle strutture regionali, con avvisi più tempestivi e quindi meno rischi per la popolazione.

5.

Le regioni del Nord Italia stanno subendo le conseguenze della diminuzione delle piogge, a causa di un anticiclone persistente che sta mettendo in grosse difficoltà le aziende agricole: se tra marzo e maggio non pioverà, c’è il rischio che le scarse riserve di neve accumulate sulle Alpi non siano sufficienti a garantire le irrigazioni durante i mesi estivi, i più importanti per il settore agricolo.