Mettete una bella x sul calendario, in corrispondenza del primo giorno di gennaio 2025: è la data di entrata in vigore del testo integrato del dispacciamento elettrico, il TIDE, un documento frutto di un lungo percorso di revisione iniziato nel 2019 e che ha attraversato diverse consultazioni, coinvolgendo tutti gli stakeholder del settore.
In sostanza, il TIDE rappresenta, se non una rivoluzione, sicuramente una profonda riforma organica della regolamentazione del dispacciamento elettrico, che ha introdotto una serie di cambiamenti e novità per il mercato dell’energia che consentono di renderla più idonea all’attuale contesto di rapida e continua evoluzione del mix di generazione elettrica, con il proposito di garantire una sempre maggiore sicurezza, efficienza, resilienza e sostenibilità dell’intero sistema energetico.
Nella pratica, la riforma del dispacciamento costruisce un sistema in grado di far competere sullo stesso piano le risorse concentrate e distribuite - assicurando che siano selezionate, in ogni momento e per ogni specifica esigenza - e le risorse di flessibilità più efficienti, ovvero quelle in grado di modulare la produzione o il carico al minor costo per il sistema, secondo il principio di neutralità tecnologica.
Al fine di recepire le nuove disposizioni previste dal TIDE, Terna, la società che gestisce la rete nazionale di alta e altissima tensione, ha intrapreso a sua volta un accurato e articolato processo di consultazioni pubbliche con tutti gli attori del sistema interessati finalizzato all’aggiornamento del Codice di trasmissione, sviluppo e sicurezza della rete (il testo che disciplina le procedure a cui il TSO italiano deve attenersi nei rapporti con gli utenti della rete).