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Transizione

La pianura Padana è la regione più inquinata dell'Europa occidentale, secondo l'Agenzia europea dell'ambiente

In base all'indagine nonostante i continui miglioramenti generali della qualità dell'aria, in tutta Europa si registrano livelli di inquinanti atmosferici superiori agli standard dell'Unione europea.

L'Agenzia europea dell'ambiente (EEA), l'organismo dell'Unione Europea che monitora le condizioni ambientali, ha diffuso di recente gli ultimi dati sulla qualità dell'aria, che hanno confermato che la pianura padana è la regione più inquinata dell’Europa occidentale, a tal punto che i livelli di sostanze inquinanti presenti nell'aria rappresentano un rischio per la salute dei suoi abitanti – essendo associate allo sviluppo di patologie cardiovascolari e respiratorie, tra le altre, e a una riduzione dell'aspettativa di vita.

Secondo lo studio, nonostante i continui miglioramenti generali della qualità dell'aria, in tutta Europa si registrano livelli di inquinanti atmosferici superiori agli standard dell'UE e l'inquinamento atmosferico resta una delle principali preoccupazioni per la salute degli europei. L'inquinamento dell'aria è dannoso soprattutto per i bambini e gli adolescenti: ogni anno causa in Europa oltre 1200 morti premature tra le persone con meno di 18 anni.

La Pianura Padana è una regione densamente popolata e industrializzata, cosa che causa l’emissione di grandi quantità di sostanze inquinanti nell'atmosfera. La sua conformazione geografica e le consuete condizioni meteorologiche inaspriscono questo problema: la pianura Padana è infatti "chiusa" tra le Alpi e gli Appennini, ed è per questo che soffia poco vento e la stabilità atmosferica è alta; di conseguenza le sostanze inquinanti presenti nell’aria non si disperdono.

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In una classifica del 2021 sulle città più inquinate d’Europa, tra quelle con più di 50mila abitanti, le prime dieci posizioni italiane sono coperte da centri urbani della pianura Padana: sul podio troviamo Cremona, al primo posto, poi Padova e Vicenza. Resta il fatto che, considerando la classifica europea complessiva, solo due città – una polacca e una croata – presentano più sostanze inquinanti nell’aria rispetto a Cremona.

Le sostanze inquinanti prese in considerazione nell’analisi dell'EEA sulla Pianura Padana sono tre. C'è innanzitutto l’ozono, che per chi soffre d’asma è tra le sostanze più pericolose con cui entrare in contatto, e in Pianura Padana sono stati superati i limiti previsti per questo gas dalle linee guida europee. Troviamo poi il biossido di azoto, anche questo un gas considerato cancerogeno, prodotto principalmente dai mezzi stradali.

Infine l’analisi dell’EEA ha tenuto conto del cosiddetto particolato fine (PM2,5), ovvero l’insieme delle sostanze solide e liquide sospese nell’aria in particelle di diametro fino a mezzo millimetro. Il particolato fine prodotto dalle attività umane proviene principalmente dalle industrie, dai mezzi di trasporto stradali alimentati con i combustibili fossili, e dalla combustione di legna e carbone. Il particolato fine è uno degli inquinanti con il maggiore impatto sulla salute delle persone.

Nonostante una riduzione delle emissioni nel 2021 si stima che il 97 percento della popolazione urbana europea è stato esposto a concentrazioni di particolato fine: le sue particelle possono depositarsi nei bronchi e penetrare nel sistema circolatorio, e per questo è associato a infezioni respiratorie, cancro ai polmoni e infarti.

Nell'ambito del piano d'azione per l'inquinamento zero del Green Deal europeo, la Commissione europea ha fissato l'obiettivo per il 2030 di riduzione del numero di morti premature causate dal particolato fine di almeno il 55% rispetto ai livelli del 2005. A tal fine nel 2022 la Commissione europea ha pubblicato una proposta di revisione delle direttive sulla qualità dell'aria ambiente, per allineare maggiormente gli standard di qualità dell'aria alle raccomandazioni dell'OMS.