Tutte le tipologie di monitoraggio.
Le ispezioni eliportate si suddividono in tre tipologie di monitoraggio: quelle a infrarosso per il rilevamento di punti caldi, quelle con tecnologia LIDAR per le interferenze arboree e infine le ispezioni visivo-strumentali.
Nello specifico, l’individuazione dei punti caldi è particolarmente significativo poiché indica surriscaldamenti localizzati che rappresentano un aspetto rilevante e potenzialmente pericoloso, poiché i punti caldi possono rappresentare una criticità per l’integrità dei nostri asset.
Le ispezioni a infrarosso
sono mirate a rilevare surriscaldamenti localizzati su giunti e morsetteria di connessione. Queste ispezioni coprono il 100% delle linee elettriche aeree: utilizzano un sensore termografico ad alta sensibilità che evidenzia anche le più piccole variazioni di temperatura anomale. Sono effettuate tramite elicottero, con un profilo di volo laterale alla linea a una quota vicina all’altezza dell’elettrodotto – mediamente intorno ai 30-40 metri – con una velocità di circa 60 km/h e un’inclinazione di 30 gradi rispetto alla perpendicolare tra elicottero e asset.
Le ispezioni visive
vengono effettuate ogni anno sul 50% delle linee elettriche
(pari a circa 35.000 km) e hanno l’obiettivo di individuare anomalie
come rotture, degrado dei componenti, arrugginimenti su conduttori e isolatori, presenza di eventuali corpi estranei. La rimanente metà del monitoraggio avviene poi attraverso l’ispezione a vista da terra. Con una rotazione annuale
dei lotti di monitoraggio, Terna alterna l’uso di elicotteri alle ispezioni a piedi. In questo modo, nell’arco di due anni viene eseguito un ciclo di monitoraggio completo sull’intera consistenza sia a piedi che con elicottero. Per le ispezioni visive sono utilizzate immagini e video ad alta risoluzione catturati da fotocamere da 64 Mpx, per un’analisi più accurata dei più piccoli dettagli dall’alto.
Le ispezioni LIDAR, invece,
vengono svolte ogni anno sul 100% delle linee elettriche aeree. In questo caso l’obiettivo è individuare potenziali interferenze arboree, come piante che potrebbero avvicinarsi pericolosamente ai conduttori in tensione.
«Posizionato a 120 metri dal suolo sopra i conduttori» spiega l’ingegnere Guido Spadini, responsabile Presidio Volo di Terna «l’elicottero si sposta a una velocità tra gli 80 e i 90 km/h per ricostruire lo stato della vegetazione circostante all’elettrodotto». Queste ispezioni consentono di «valutare le criticità legate alla crescita della vegetazione circostante e intervenire prontamente per la manutenzione», sottolinea Guido Spadini. La caratterizzazione dei dati laser e la sovrapposizione georeferenziata degli asset determinano le possibili interferenze, fornendo alle strutture operative delle Unità Impianti le precise distanze tra la vegetazione e i conduttori, grazie alla gestione delle informazioni raccolte durante queste ispezioni.
Il LIDAR, in particolare, fornisce dati oggettivi sulle distanze tra conduttori e vegetazione, evitando l’approccio visivo. Ciò si traduce in un aumento dell’efficienza e dell’efficacia nelle rilevazioni, contribuendo a individuare e risolvere anomalie in modo preventivo, prima che possano compromettere la continuità del servizio.