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Insight

Elettricità sempre più protagonista nel sistema energetico globale

Lo mette in luce il World Energy Outlook 2024 dell'IEA. Per sostenere la transizione verso fonti rinnovabili e sostenibili, si legge nel rapporto, è fondamentale accrescere gli investimenti nelle infrastrutture di rete e nello sviluppo dei sistemi di accumulo.

Le tensioni geopolitiche globali stanno mettendo in evidenza le fragilità del sistema energetico mondiale, rafforzando la necessità di accelerare la transizione energetica, abbandonando le fonti fossili in favore di quelle sostenibili e sicure. Questo è il messaggio principale del World Energy Outlook 2024, redatto dall’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), che analizza su scala internazionale le tendenze di mercato, insieme all’impatto delle incertezze geopolitiche e del cambiamento climatico sul settore dell’energia.

Il rapporto prevede che nei prossimi anni il panorama energetico sarà segnato da un’offerta più abbondante di petrolio e gas naturale, che potrebbe portare a una riduzione dei prezzi e a un allentamento delle pressioni sui consumatori. Tuttavia, la maggiore disponibilità di combustibili fossili dovrà essere vista come un’opportunità per incentivare la transizione energetica, tagliando quindi i sussidi alle fonti più inquinanti e incrementando gli investimenti in tecnologie green. Inoltre, i costi e rischi dei combustibili fossili rendono queste fonti energetiche sempre meno attrattive, dato che negli ultimi anni sono diventate uno strumento sfruttato dalla geopolitica, con conseguenze dirette sui prezzi.

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Come sostiene l’Economist, la crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina potrebbe aver accelerato la transizione verso fonti più sostenibili, facendo guadagnare ai Paesi occidentali e non solo uno slot temporale che andrebbe dai cinque ai dieci anni. In sostanza, esaminando una serie di fattori (tra cui il consumo di combustibili fossili, l’efficienza energetica e la diffusione delle energie rinnovabili), secondo il settimanale britannico la guerra in Ucraina ha attivato una serie di comportamenti virtuosi che altrimenti avrebbero impiegato anni a diffondersi.

In questo contesto l’elettrico sta assumendo un ruolo sempre più importante nel sistema energetico globale. Negli ultimi dieci anni, la percentuale di incremento della richiesta di elettricità è stata il doppio rispetto a quella dell'intero consumo energetico mondiale, e i due terzi della domanda provengono dalla sola Cina. Questa tendenza non solo mette in luce l’importanza crescente dell’energia elettrica, ma sottolinea la necessità di renderla sempre più basata su fonti rinnovabili. Per esempio, oggi la rete elettrica italiana è strutturata sulla base di una produzione energetica ancora molto legata al gas naturale, da cui deriva il 43 percento dell’energia prodotta. Secondo una simulazione del 2023 di ECCO (The Italian climate change think tank), nel 2035 la domanda di energia elettrica italiana (sono esclusi gli usi industriali, in particolare quelli più energivori) potrebbe essere completamente soddisfatta dalle fonti di energia rinnovabili, se fossero realizzati i necessari impianti per la produzione e l’accumulo di energia.

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Ma nonostante i recenti progressi, per sostenere la transizione verso fonti sostenibili è fondamentale accrescere gli investimenti nelle infrastrutture di rete e nei sistemi di accumulo. Attualmente, per ogni dollaro investito nelle energie rinnovabili, solo 60 centesimi vengono destinati ai sistemi di accumulo. Questo squilibrio rende più vulnerabili e meno sicure le reti, anche e soprattutto in riferimento a eventi climatici estremi sempre più frequenti.

«Il futuro del sistema energetico globale è elettrico. Nella storia dell’energia abbiamo assistito all’Età del carbone e all’Età del petrolio, ora ci stiamo muovendo rapidamente verso l’Età dell’elettricità, che [...] sarà sempre più basata su fonti sostenibili».

Fatih Birol Direttore Esecutivo dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA)

In alcuni Paesi del mondo, gli elevati costi di finanziamento e i rischi di progetto stanno limitando la diffusione di tecnologie energetiche green. Questo vale in particolare per le economie in via di sviluppo, dove soluzioni del genere possono realmente fare la differenza in termini di sostenibilità e riduzione delle emissioni. La mancanza di accesso all'energia rimane la disuguaglianza più grave nel sistema energetico odierno: un gap, questo, che nell’ottica di arrivare a un nuovo sistema energetico globale – in grado di essere sicuro, resiliente e flessibile – necessita di essere colmato.

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