Un piano da 584 miliardi di euro di investimenti al 2030 per accelerare lo sviluppo e l’ammodernamento delle reti elettriche in tutta l'Unione europea con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza, la flessibilità e la sostenibilità, e per poter integrare sempre più fonti rinnovabili, favorendo una transizione "green", sicura e affidabile per l'intero continente. È quanto prevede l'Action Plan for Grids per le infrastrutture energetiche pubblicato nelle scorse settimane dalla Commissione europea, che individua una serie elementi chiave per contribuire a raggiungere i target del Green Deal, tra cui la semplificazione dei processi autorizzativi e la possibilità di accedere a finanziamenti specifici per la realizzazione delle principali opere.
Secondo il documento, le reti elettriche rappresentano la spina dorsale del mercato interno dell’energia dell’UE e un sistema interconnesso è fondamentale per consentire la transizione verde e la decarbonizzazione. In tal senso, la Commissione ha già messo in atto un quadro giuridico di sostegno per lo sviluppo delle reti elettriche in tutta Europa: con i mercati energetici pienamente integrati e reti moderne, tecnologiche e digitali, cittadini e imprese potranno beneficiare di un’energia sempre più economica e soprattutto pulita.
«Il nostro piano d'azione rafforzerà il sostegno alla pianificazione, allo sviluppo e alla gestione delle infrastrutture, aspetti fondamentali per poter portare quantitativi crescenti di rinnovabili agli utenti finali che ne hanno bisogno, dalle famiglie ai produttori di idrogeno. Attraverso sforzi congiunti possiamo sviluppare infrastrutture energetiche più efficienti, più intelligenti e più integrate, assicurandoci così di fornire l’energia pulita necessaria per la transizione verde», ha dichiarato Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per il Green Deal.