Il settore energetico: un passo indietro sulla transizione fossile. Il settore energetico è stato uno dei temi centrali della conferenza. Nonostante i numerosi appelli per una rapida decarbonizzazione, l’accordo finale ha fatto un passo indietro rispetto agli impegni presi alla COP28 di Dubai. Anziché stabilire una messa al bando dei combustibili fossili, si è parlato di "combustibili di transizione", permettendo così a gas naturale e petrolio di rimanere in uso per decenni, nonostante gli appelli per una rapida decarbonizzazione. In particolare, i Paesi produttori di petrolio, tra cui l'Azerbaigian, hanno fatto barriera, temendo che misure drastiche danneggiassero le loro economie basate sui fossili. In sostanza, l’accordo sulla transizione energetica ha confermato la volontà di ridurre le emissioni, ma senza fornire impegni vincolanti per una rapida uscita dal petrolio e dal gas. La conferenza si è concentrata principalmente sulla finanza climatica, ma la mancanza di un’azione decisa sulle misure di mitigazione e sul dialogo del Global Stocktake
(GST) ha mostrato la mancanza di un’effettiva ambizione. In sostanza, la COP29 ha fissato il quadro per il futuro, ma senza l’ambizione e l’urgenza necessarie per affrontare davvero la crisi climatica.
La mitigazione, un campo di battaglia senza conquiste concrete. Il Mitigation Work Programme (MWP) è stato uno dei temi discussi alla COP29, con l’obiettivo di stabilire azioni concrete per ridurre le emissioni di gas serra e limitare l’aumento della temperatura globale. Tuttavia, il testo finale non include impegni concreti. Non solo sono scomparsi i riferimenti agli obiettivi di contenimento del riscaldamento globale fissati nell’Accordo di Parigi (1,5° C o 2° C), ma anche l’obiettivo di ridurre le emissioni del 43% entro il 2030 e del 60% entro il 2035 rispetto ai livelli del 2019, che figurava nelle bozze preliminari, è stato eliminato. Nessun riferimento è stato fatto alla neutralità carbonica o all’importanza di rispettare le linee guida dell’IPCC, il principale organismo scientifico per il cambiamento climatico.
Inoltre, il documento finale non contiene alcuna proposta concreta per l’espansione delle energie rinnovabili. Il MWP, in definitiva, non fa che menzionare vagamente il dialogo sui cambiamenti climatici nelle città, ma non offre alcuna traccia di politiche climatiche concrete o obiettivi di mitigazione realizzabili e la questione delle riduzioni globali delle emissioni è stata rimandata alla COP30. La verità è che, con il riscaldamento globale che sta accelerando e il 2024 che si prepara a essere l’anno più caldo mai registrato (secondo il Servizio europeo sul cambiamento climatico Copernicus), il rischio di non riuscire a mantenere il riscaldamento sotto i 1,5° C è sempre più concreto. La mancanza di impegni chiari alla COP29 ha solo alimentato l'incertezza, mentre i segnali del cambiamento climatico sono ormai inequivocabili.
Il Global Stocktake: un processo senza direzione. Il Global Stocktake (GST), pilastro dell’Accordo di Parigi, avrebbe dovuto fare il punto sui progressi globali nella lotta al cambiamento climatico, valutando se e come gli Stati dovrebbero aggiornare i loro Contributi Nazionali Volontari (NDC). Sebbene il primo GST alla COP28 abbia mostrato progressi insufficienti, a Baku non sono stati fatti passi significativi. A Baku, infatti, tre temi chiave hanno reso difficili i negoziati: la definizione delle basi scientifiche da usare, la questione dei flussi finanziari, e il dialogo annuale sul GST. Di questi, solo il Dialogo EAU (Emirates Ambition and Unity Dialogue) ha prodotto un testo finale, ma non approvato dalla plenaria, rimandando il tutto alla COP30 di Belém. Le lacune principali del testo sul GST sono la mancanza di un processo di monitoraggio efficace per verificare l'attuazione degli obiettivi, come la transizione dalle fossili alle rinnovabili, e l'assenza di obiettivi concreti in settori cruciali come reti elettriche, stoccaggio dell’energia o divieto di nuove centrali a carbone. Senza un piano di attuazione chiaro, il rischio che il GST resti inefficace è elevato.