DIETRO LE QUINTE. Giuseppe Pelliccione è un ingegnere elettrotecnico, ma fuori dal lavoro ha due grandi passioni: la modellistica e i suoi nipotini. La prima la coltiva da anni, con le pitture e la colla, per non abbandonare la creatività che ha contraddistinto il suo percorso di studi pre-ingegneria: liceo classico, conservatorio e corsi di disegno e pittura nello studio dello zio Augusto Pelliccione, un famoso pittore e scultore abruzzese recentemente scomparso. I suoi nipotini sono arrivati dopo, insieme all’amore per sua moglie e alla sua famiglia, originaria della Polonia. È qui che Giuseppe ha conosciuto Julek e Miriam, diventando in poco tempo lo zio preferito, nonostante la difficoltà a comunicare per le differenze linguistiche. Per conquistarli, ha utilizzato proprio il gioco e i Lego, una passione soprattutto di Miriam, che sempre più curiosa ha iniziato a domandare alla mamma quale lavoro facesse lo zio. Ma come spiegare a una bambina di seconda elementare, polacca e appassionata di costruzioni, cosa succede nelle stazioni elettriche? Solo i mattoncini Lego potevano funzionare.
Per capire come, Giuseppe ha deciso di fare un po’ di ricerche online. In poco tempo ha scoperto che i Lego non sono più solo un gioco per bambini, ma piuttosto la passione di migliaia di adulti identificati dalla stessa casa madre come AFOL ("adult fan of Lego"); un settore di mercato importante, viste le maggiori possibilità economiche. Il punto di riferimento principale per tutti gli appassionati è Bricklink.com, un sito nato come mercato secondario dove acquistare i pezzi sfusi, di qualsiasi tipo, e dove è possibile anche progettare a computer le proprie costruzioni, attraverso il software gratuito Studio. Uno spazio vuoto dove poter dare vita a qualsiasi oggetto con un numero illimitato di mattoncini, che provvede poi a generare la “lista della spesa” e le istruzioni del progetto.
Giuseppe è partito da lì e ci ha messo un mese per ottenere il modellino perfetto, pensato per il gioco e per mostrare il lavoro dello zio in stazione a suoi nipotini. Alla fine, ha acquistato i componenti e ha montato il tutto per scattare qualche foto, visto che il periodo di emergenza sanitaria impediva ai nipotini di venire in Italia. I nipotini hanno apprezzato molto, e lo stesso hanno fatto i suoi colleghi in Terna, che attraverso le immagini hanno potuto mostrare ai propri figli il loro lavoro. Anche sullo stesso sito ha riscontrato un discreto successo: il suo trasformatore Lego è stato premiato come “Staff Pick” della settimana nel mese di settembre 2020, e un suo modellino di un castello austriaco ha ricevuto lo stesso riconoscimento a febbraio del 2021.
La deformazione professionale da ingegnere si vede nei dettagli, ricostruiti realisticamente a partire da singoli pezzi di vecchi set della Lego, vagliati e combinati per essere il più possibile fedeli alla realtà; la testimonianza che, a parte l’elettricità, nelle sue vene continua a scorrere la creatività dell’artista.