La connessione di un impianto di energia elettrica alla rete di trasmissione nazionale, gestita in Italia da Terna, segue un processo definito e regolamentato dall'Arera, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Terna, secondo l’articolo 3 del D.Lgs. 79/99, ha l'obbligo di connettere alla rete elettrica tutti i soggetti che ne facciano richiesta e, in particolare, è competente per la connessione in alta e altissima tensione, parliamo quindi degli impianti con una potenza uguale o superiore a 10 MW. La richiesta di connessione è il primo passo di un iter che si conclude con la realizzazione dell’impianto e il collegamento alla rete.
In questi anni lo sviluppo e la diffusione delle fonti rinnovabili ha cambiato in maniera radicale il sistema elettrico italiano, storicamente basato su una produzione di energia in prevalenza da fonte tradizionale termoelettrica. Il presente, e soprattutto il futuro, sono sempre più green e gli sfidanti obiettivi europei di decarbonizzazione indicati nel programma Fit for 55, hanno già definito il target che dovremo raggiungere a livello Paese: oltre a ridurre le emissioni di gas a effetto serra (i cosiddetti GHG, "greenhouse gases") di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990, entro il 2030 sarà necessario installare in Italia circa 70mila MW di nuova capacità da fonte rinnovabile, in particolare eolica e fotovoltaica. Questo consentirà di coprire almeno i due terzi dei consumi italiani di elettricità proprio con l'energia prodotta dalle fonti pulite, raddoppiando di fatto la quota attuale. Uno step intermedio verso il 2050, anno in cui è prevista la neutralità climatica ("net zero").