Una delle peculiarità di ogni sistema elettrico è la necessità di garantire istante per istante che l’energia richiesta dall’insieme dei consumatori (famiglie e aziende) sia sempre bilanciata dall’energia prodotta dalle centrali elettriche. Un sistema si ritiene adeguato quando è dotato di un livello sufficiente di risorse di produzione, stoccaggio, flessibilità (come consumatori che siano volontariamente disponibili a ridurre il loro carico) e capacità di trasporto per soddisfare la domanda elettrica attesa in ogni istante, compresa una riserva per potere far fronte agli errori di previsione della domanda e della produzione (es. da fonti rinnovabili) e alle conseguenze di possibili guasti ed eventi di rete (come l'apertura di una linea o l'avaria di un impianto di produzione).
Un sistema elettrico si può ritenere adeguato se è dotato di risorse sufficienti in termini di generazione, stoccaggio, controllo della domanda e capacità di trasporto per soddisfare la richiesta stessa.
Come si valuta. Uno degli indicatori principali per misurare l’adeguatezza (o inadeguatezza) di un sistema elettrico è noto con il termine LOLE ("Loss of Load Expectation", ossia "probabilità di perdita del carico") e rappresenta il totale delle ore all’anno in cui è probabile che si verifichi un distacco di una parte dei consumatori perché la domanda attesa supera le risorse disponibili per soddisfarla. Questo indicatore è stato adottato come indice di misura dell’adeguatezza sia a livello europeo sia a livello italiano.
Il sistema elettrico italiano si considera adeguato quando non ci sono più di 3 ore LOLE. Equivale a dire che esiste una probabilità dello 0,03% che almeno un consumatore (ma non necessariamente l’insieme dei consumatori) venga staccato dalla rete per motivi di adeguatezza. La valutazione di adeguatezza si svolge attraverso un’analisi di tipo probabilistico per tenere in considerazione le variazioni (casuali e non) dei principali fattori, tra cui i fenomeni climatici, come la temperatura, la ventosità o l’irraggiamento.
Come si misura la capacità necessaria per il sistema. La domanda di capacità di generazione necessaria per garantire l’adeguatezza si misura in Capacità Disponibile in Probabilità (CDP). Nella stessa ottica, anche l’offerta di capacità di energia elettrica va misurata in CDP, calcolata attraverso appositi tassi di de-rating che tengono conto dell’effettiva disponibilità di una specifica tecnologia (termico convenzionale, rinnovabile non programmabile, accumuli e domanda flessibile), considerando quindi lo stato e le incertezze di tutti vari elementi caratteristici del sistema elettrico. Ad oggi, per esempio, su circa 115-116 GW di capacità di generazione installata, nel periodo invernale sono mediamente disponibili alla copertura dei picchi di domanda circa 54-57 GW.
Il rapporto Adeguatezza Italia di Terna. Periodicamente Terna, in qualità di gestore della Rete di Trasmissione Nazionale effettua la verifica delle condizioni di adeguatezza del sistema elettrico italiano nel medio lungo termine, aggiornando le analisi in funzione delle metodologie più recenti e degli scenari previsionali. Le stesse analisi sono allineate anche al contesto normativo e regolatorio vigente. I risultati di tale verifica sono riportati nel Rapporto di Adeguatezza Italia disponibile sul sito Terna.