Storage lab accumuli Codrongianos Sardegna 2016 Terna
Insight

A come accumuli

I sistemi di accumulo sono sistemi che convertono l'energia elettrica in una forma che può essere stoccata, la conservano in tale forma e permettono di riconvertirla in energia elettrica per essere, quindi, finalmente utilizzata dal consumatore finale.

Si tratta di una delle "leve" fondamentali per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione al 2030. Tra le diverse tecnologie di accumulo le più note e utilizzate sono di due tipi: i sistemi di pompaggio idroelettrico e gli accumuli elettrochimici.

I sistemi di accumulo sono sistemi che convertono l'energia elettrica in una forma che può essere stoccata, la conservano in tale forma e permettono di riconvertirla in energia elettrica per essere, quindi, finalmente utilizzata dal consumatore finale. Tra le diverse tecnologie di accumulo le più note e utilizzate sono di due tipi: i sistemi di pompaggio idroelettrico, maturi a livello tecnologico e adatti a un utilizzo prolungato grazie a un'elevata capacità di stoccaggio (dell'ordine persino di settimane in funzione dell'ampiezza dei bacini idrici), e gli accumuli elettrochimici particolarmente interessanti perché controllabili e con una notevole rapidità di risposta, e che si sono affermati sul mercato negli ultimi anni in virtù di prezzi sempre più convenienti e del concomitante sviluppo della mobilità elettrica.

Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione, nella prospettiva temporale del 2030, sarà fondamentale aumentare ulteriormente l'energia elettrica prodotta da fonti di energia rinnovabile (FER). A questo scopo Terna (il gestore della rete nazionale di trasmissione elettrica) ha elaborato una strategia che si articola in una serie di misure molto precise, di cui gli accumuli sono un asse portante. In particolare:

* lo sviluppo di infrastrutture elettriche in grado di trasportare l'energia dalle zone dove è previsto il maggiore sviluppo di rinnovabili a quelle dove c'è il maggiore consumo;

* il potenziamento delle interconnessioni con l'estero;

* un'evoluzione del cosiddetto "market design" (o disegno di mercato) che sia in grado di favorire la partecipazione delle nuove risorse e fornire i giusti segnali di prezzo;

* lo sviluppo di nuovi impianti di stoccaggio di energia o sistemi storage.

Storage lab accumuli Codrongianos Sardegna 2016 Terna
L'impianto dello Storage lab di Terna a Codrongianos, in provincia di Sassari (foto Terna)

Dagli impianti storage derivano diversi benefici per la rete di trasmissione elettrica:

1. Innanzi tutto la riduzione di fenomeni come l'overgeneration e le congestioni di rete perché immagazzinando l'energia prodotta dalle fonti rinnovabili - che non è necessaria in un determinato momento del giorno o della notte - si evita il curtailment, cioè il "taglio" della produzione rinnovabile;

2. Inoltre la copertura del fabbisogno elettrico nelle ore di alto carico e/o nelle situazioni di scarsa produzione da fonti rinnovabili, come le ore di rampa serali, può contribuire notevolmente all'adeguatezza del sistema elettrico;

3. Infine la fornitura di servizi di rete pregiati, variabili a seconda della tecnologia di accumulo, aiuta a garantire la sicurezza di esercizio della rete.

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Classificazione delle tecnologie di accumulo per capacità energetica e tempo di carica/scarica (fonte RMIT University)

Fin dal 2012 Terna ha intuito il potenziale valore intrinseco nell'accumulo elettrochimico, impegnandosi in attività di sperimentazione attraverso due progetti pilota avviati con il supporto dell'ARERA:

1. Storage Lab (o progetto Power Intensive), con l'obiettivo di testare le performance di differenti tecnologie di accumulo elettrochimico per il supporto alla sicurezza della gestione delle reti di Sicilia e Sardegna, attraverso i siti di installazione a Ciminna (Palermo) e Codrongianos (Sassari);

2. Large Scale Energy storage (o progetto Energy Intensive), realizzato in Campania (Flumeri, Ginestra, Scampitella) con l'obiettivo di valutare il contributo dello storage alla riduzione delle congestioni di rete su porzioni di rete a 150 kV causate dell'eccessiva penetrazione di fonti rinnovabili, e quindi non programmabili, nel Sud Italia.

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Una sala di controllo di Terna, il gestore della Rete di trasmissione elettrica nazionale (foto Terna)

I risultati delle sperimentazioni condotte da Terna hanno consentito di mettere alla prova, sul campo, le performance degli accumuli e identificare servizi innovativi a supporto del dispacciamento e permetteranno, attraverso gli sviluppi in corso, di approfondire il know-how tecnologico e sviluppare soluzioni innovative per l'integrazione ottimale degli impianti storage sulla rete e nel mercato.