I sistemi di accumulo sono sistemi che convertono l'energia elettrica in una forma che può essere stoccata, la conservano in tale forma e permettono di riconvertirla in energia elettrica per essere, quindi, finalmente utilizzata dal consumatore finale. Tra le diverse tecnologie di accumulo le più note e utilizzate sono di due tipi: i sistemi di pompaggio idroelettrico, maturi a livello tecnologico e adatti a un utilizzo prolungato grazie a un'elevata capacità di stoccaggio (dell'ordine persino di settimane in funzione dell'ampiezza dei bacini idrici), e gli accumuli elettrochimici particolarmente interessanti perché controllabili e con una notevole rapidità di risposta, e che si sono affermati sul mercato negli ultimi anni in virtù di prezzi sempre più convenienti e del concomitante sviluppo della mobilità elettrica.
Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione, nella prospettiva temporale del 2030, sarà fondamentale aumentare ulteriormente l'energia elettrica prodotta da fonti di energia rinnovabile (FER). A questo scopo Terna (il gestore della rete nazionale di trasmissione elettrica) ha elaborato una strategia che si articola in una serie di misure molto precise, di cui gli accumuli sono un asse portante. In particolare:
* lo sviluppo di infrastrutture elettriche in grado di trasportare l'energia dalle zone dove è previsto il maggiore sviluppo di rinnovabili a quelle dove c'è il maggiore consumo;
* il potenziamento delle interconnessioni con l'estero;
* un'evoluzione del cosiddetto "market design" (o disegno di mercato) che sia in grado di favorire la partecipazione delle nuove risorse e fornire i giusti segnali di prezzo;
* lo sviluppo di nuovi impianti di stoccaggio di energia o sistemi storage.