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In prima linea

Il V2G “made In Italy” per la transizione energetica

La rivoluzione strutturale a cui Terna, Fca ed Engie Eps hanno deciso di partecipare concretamente si chiama V2G, e rivoluzionerà il mercato elettrico del futuro. Ma cos’è? Perché sarà tanto utile?

La tecnologia Vehicle-to-Grid ("V2G") è una delle più interessanti degli ultimi anni per quanto riguarda il settore energetico. Per riassumerla, in poche parole, permette una modalità bidirezionale di ricarica dei veicoli elettrici per cui questi ultimi possono sia prelevare sia cedere energia alla rete, “sostenendola” nei momenti più complicati. Una rivoluzione strutturale a cui Terna, Fca ed Engie Eps hanno deciso di partecipare concretamente, come soggetti abilitatori della transizione energetica.

È stato infatti inaugurato il 14 settembre il nuovo charging hub dello stabilimento Mirafiori di Torino pensato e sviluppato dalle tre aziende, in collaborazione, con 32 colonnine di ricarica bidirezionale fast-charge per un totale di 64 veicoli che potranno essere ricaricati a potenza massima di 50 kW e restituire energia alla rete quando richiesto. Il progetto è 100% “made in Italy” e punta a diventare in futuro l’impianto V2G più grande al mondo, con possibilità di ricarica fino a 700 veicoli in contemporanea.

Dietro a questo progetto ambizioso c’è l’obiettivo di creare un’opportunità concreta per il sistema industriale ed elettrico italiano, sperimentando le possibilità e le soluzioni che questa nuova tecnologia offre in termini di gestione della rete, sostenibilità e risparmio.

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L'intervento di Massimiliano Garri, responsabile Innovazione e Soluzioni Digitali di Terna (foto FCA)

La presenza di un’offerta sempre più ampia e competitiva sta infatti portando a una crescita importante del mercato dell’auto elettrica; questi veicoli rappresentano non solo un’alternativa green, ma una vera e propria potenziale fonte di energia molto rilevante nell’ottica di gestione del sistema elettrico. Come spiegato da Massimiliano Garri, direttore Innovazione e Soluzioni Digitali di Terna, l’interazione intelligente e bidirezionale tra auto e rete consentirebbe a Terna di poter disporre di maggiori risorse in termini di flessibilità e servizi innovativi, garantendo un servizio sempre più efficiente e affidabile. I veicoli elettrici, sfruttati in questo senso, diventerebbero molto importanti per tutti gli aspetti di regolazione della rete, portando l’intero sistema in una situazione di maggiore equilibrio. "Per un operatore di sistema come Terna, che deve garantire il bilanciamento sulla rete tra tutte le risorse connesse, l’utilizzo della flessibilità offerto dalle auto diventa un’ulteriore fonte di stabilità per garantire la funzionalità del sistema elettrico", ha spiegato il manager.

Carlalberto Guglielminotti, amministratore delegato di ENGIE Eps, ha sottolineato dal canto suo come la mobilità elettrica rappresenti l’ultimo passaggio per il cambiamento definitivo di paradigma verso la transizione energetica. Una tecnologia rivoluzionaria come il V2G, se installata in punti strategici, può trasformare un hub di vetture collegate in "un’enorme centrale di stoccaggio sostenibile". La partecipazione dei veicoli elettrici in tutti i mercati dell’energia elettrica, in qualità di fornitori di elettricità sia direttamente che attraverso aggregatori, permetterà quindi di "utilizzare più elettricità rinnovabile per una più consistente decarbonizzazione".

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L'impianto V2G del charging hub di Torino (foto FCA)

Le tecnologie Vehicle-to-Grid rappresentano anche un’opportunità per ottimizzare i costi di esercizio delle vetture a vantaggio degli automobilisti. La normativa vigente prevede ad oggi la costituzione di aggregatori, ovvero di operatori che stipuleranno contratti V2G con i consumatori finali, per consolidare una capacità di stoccaggio complessiva minima che consenta di accedere al mercato dell’energia elettrica. A quel punto ogni consumatore, all’interno dell’aggregatore di riferimento, diventerà un compratore/venditore di energia con il risultato finale di ridurre la sua bolletta complessiva. Questo utilizzo non contrasterà con l’uso della propria auto, anzi ne amplierà le funzionalità.

L’ARERA ha appunto definito i primi orientamenti perché i veicoli elettrici possano davvero diventare attori nel sistema, ma ora c’è da lavorare sui dettagli. Da una parte, la sperimentazione sul V2G targata Terna, Fca e ENGIE si trasformerà in una diffusione su larga scala solo una volta sviluppato un linguaggio comune tra auto e infrastrutture di ricarica; dall’altra, è fondamentale che questa novità venga incentivata, anche per quanto riguarda l’acquisto dei veicoli elettrici. Il ministro Stefano Patuanelli, intervenuto alla presentazione di Torino, ha dichiarato in chiusura dell'evento che “il Ministero dello Sviluppo Economico si confronta e dialoga costantemente con le parti coinvolte nella costruzione della mobilità del futuro nel nostro Paese”: un punto di partenza importante per inserire le vetture elettriche in un ecosistema fatto di servizi e soluzioni per questo tipo di mobilità, a vantaggio della rete e di tutti.