Terna compie un nuovo passo nella sua strategia di finanza verde. Il gruppo ha lanciato lo scorso 17 luglio il suo terzo green bond: un nuovo prestito obbligazionario da mezzo miliardo destinato al finanziamento (o rifinanziamento) di progetti che forniscono un contributo positivo e sostanziale all’ambiente. La prima emissione è datata esattamente due anni fa, nel luglio 2018, quando vennero raccolti sul mercato 750 milioni, per una durata di 5 anni con un tasso dell’1%. Come riapertura di questa emissione, il gruppo aveva poi lanciato un'emissione obbligazionaria green nella forma di private placement per un totale di 250 milioni nel gennaio del 2019. Il secondo green bond risale invece all'aprile 2019 e valeva mezzo miliardo (anche se la domanda superò di 7 volte l’offerta), con tasso sempre dell’1%.
La recente emissione, rivolta agli investitori istituzionali, ha anch’essa un valore nominale di 500 milioni di euro (anche se la domanda ha quadruplicato l’offerta, superando i 2 miliardi), ma soprattutto – a dimostrazione dell’impegno di Terna per integrare pienamente il concetto di sostenibilità nella strategia finanziaria – pagherà un tasso effettivo dello 0,78%, il più basso mai ottenuto tra le corporate italiane sia per green bond sia, in generale, per emissioni sopra i 10 anni. Il green bond avrà infatti una durata di dodici anni con scadenza 24 luglio 2032 e un prezzo pari a 99,623% con uno spread di 90 punti base rispetto al midswap.