«Lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l'uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza», scriveva Alan Touring nel 1950 in "Macchine calcolatrici e intelligenza", anticipando la celebre teoria dell’effetto farfalla. La metafora è lineare, l’intento è far capire che anche una piccola azione impercettibile, come il battito d’ali di una farfalla, può determinare in modo imprevedibile il futuro.
Se la nostra farfalla diventa un interruttore, il semplice accendere la luce potrebbe generare reazioni a catena nel sistema elettrico fino a scatenare un blackout a migliaia di chilometri di distanza. Per evitarlo ci sono gli operatori di reti di trasmissione (o TSO) in grado di prevedere e bilanciare costantemente la richiesta e la domanda di energia. Avere ben presente queste problematiche dà la misura dell’orgoglio che prova un giovane ingegnere, specializzato in sistemi per l’energia, a entrare in Terna, il gestore della rete di trasmissione elettrica nazionale. Dario Polinelli, oggi open innovation specialist, racconta questa esperienza proprio così: «Non so se hai presente: quando accendi la luce vai a rallentare tutti i generatori connessi alla rete europea, ma c’è qualcuno che fa in modo che l’equilibrio sia sempre costante. Appena laureato ambivo a essere assunto proprio lì».