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In prima linea

Donne rifugiate: quando transizione energetica significa emancipazione

Terna, insieme all'associazione Sistech, promuove un programma di borse di studio per favorire l’inclusione lavorativa e l’indipendenza economica di giovani specializzate in discipline STEM. Le beneficiarie sono state affiancate nel loro percorso formativo da professioniste volontarie del gestore della rete di trasmissione elettrica nazionale e una di loro oggi lavora in azienda.

Lasciare il proprio Paese, con poche certezze e molte difficoltà all’orizzonte, richiede grande coraggio. È il coraggio che accompagna la storia di Christiana, giovane professionista di Terna (il gestore della rete di trasmissione elettrica nazionale), che ha intrapreso un viaggio complesso per inseguire un sogno: costruirsi un futuro nel mondo della tecnologia digitale. Il percorso di Christiana: resilienza per realizzare un sogno. Un futuro costruito sulla diversità. «Mi chiamo Christiana, ho 25 anni e vengo dalla Nigeria. Ho lasciato il mio Paese a 16 anni, affrontando difficoltà che non dimenticherò mai. Il mio sogno era lavorare con la tecnologia, un desiderio difficile da realizzare nella mia terra d’origine, ma possibile qui in Italia». Con queste parole racconta il suo viaggio, fatto di sacrifici determinazione e riscatto, verso un futuro migliore.

Arrivata in Italia ha intrapreso un percorso di riqualificazione professionale grazie al programma Boost, promosso da Terna nell’ambito della collaborazione con Sistech, organizzazione no-profit che sostiene le donne rifugiate nell’accesso a opportunità lavorative sostenibili e qualificate nel settore digital e tech. Una iniziativa che Terna ha scelto di sostenere mettendo a disposizione nove borse di studio in ambito STEM e che ha consentito a Christiana di trovare una nuova strada.

«L’incontro con Terna è stato decisivo. Non solo hanno valorizzato le mie competenze, ma anche la mia storia. Oggi faccio parte di un ambiente che mi stimola a crescere e a migliorare ogni giorno», ha raccontato Christiana che, da marzo 2024, lavora come Controller nel team Controllo di gestione del Dipartimento Trasmissione Nord. Attualmente Christiana si sta occupando, tra le varie attività, della gestione e manutenzione del sistema informativo utilizzato per la pianificazione economica e la consuntivazione dei principali progetti in realizzazione nell’area territoriale.

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La testimonianza di Christiana in occasione della company visit con il gruppo Sistech nella sede Terna di Pero, Milano (foto Terna)

Il programma Boost, ideato per promuovere l’empowerment femminile, mira a favorire l’inserimento professionale delle donne rifugiate attraverso la formazione in ambito STEM. Le partecipanti, donne tra i 24 e i 54 anni, possono accedere a percorsi formativi mirati per ruoli come Data Analyst o UX-UI Specialist, ricevendo anche sostegno linguistico, psicosociale e logistico. Un appoggio a 360 gradi che ha coinvolto anche le professioniste di Terna. Diverse volontarie del gestore della rete di trasmissione elettrica nazionale hanno, infatti, deciso di affiancare queste donne aiutandole nel loro percorso con attività di mentoring, job shadowing e tandem linguistici.

Boost risponde a un’esigenza reale: l’81% delle donne rifugiate rimane disoccupato cinque anni dopo l’arrivo nei Paesi ospitanti. Questo programma non solo riqualifica competenze, ma offre una rete di supporto fondamentale per l’indipendenza economica e l’inclusione professionale. Il progetto riflette gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, tra cui l’uguaglianza di genere e la riduzione delle disuguaglianze.

«Sistech mi ha aperto un mondo di possibilità, permettendomi di studiare con flessibilità. Grazie a loro e a Terna, oggi non solo lavoro, ma mi sento parte di un progetto più grande».

Anche i nuovi colleghi confermano il valore aggiunto della sua presenza in azienda. «Christiana si è integrata subito, creando legami con il team e mostrando grande determinazione. Non è solo lei ad aver imparato, ma anche noi abbiamo ricevuto tanto dal suo percorso e dalle sue esperienze» spiega Claudia. «È la dimostrazione di come l’inclusione sia un valore bidirezionale» ha raccontato Raffaele in occasione della recente visita nella sede Terna di Pero del gruppo di Sistech con le nuove partecipanti al programma Boost.

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Un momento della proiezione del video racconto dell’esperienza di Christiana in Terna, insieme ai due nuovi colleghi del team Controllo di gestione - Dipartimento Trasmissione Nord (foto Terna)

L’inclusione si basa sul riconoscimento delle diversità e sulla valorizzazione dell’unicità di ogni individuo. «Il mondo ha bisogno di donne che, anche dopo una caduta, sappiano rialzarsi e trovare la propria strada. Io oggi so chi sono, e Terna mi ha aiutato a scoprirlo», racconta Christiana, testimone diretta del valore dell’inclusione.

Inclusione che per Terna rappresenta un valore cardine all’interno della nuova People Strategy e centrale dell’azione della funzione Diversity & Inclusion integrata all’interno della Direzione Risorse Umane. Per citare un numero significativo, al 30 settembre 2024, le donne rappresentavano il 23,9% del personale (esclusi gli operai), con un trend in costante crescita proprio grazie a politiche volte a promuovere l’equità e l’inclusione.

Per saperne di più sulla policy Diversity, Equity & Inclusion di Terna

L’impegno di Terna in questo ambito è stato riconosciuto con la certificazione UNI/PdR 125:2022, che attesta la conformità del Sistema di Gestione per la Parità di Genere. Un riconoscimento che testimonia il lavoro svolto per creare un ambiente inclusivo, in cui le diversità sono un valore e il talento viene premiato. Terna lavora concretamente per ridurre le disparità di genere e promuovere una cultura inclusiva, soprattutto nei contesti più fragili. Questo impegno si traduce in iniziative concrete e piani strategici ben definiti.

A partire da gennaio 2024, l’azienda ha istituito un Comitato Guida per la Parità di Genere, che ha definito un Piano Strategico triennale con obiettivi e azioni specifiche per garantire una sempre maggiore inclusione e pari opportunità: tra queste rientrano anche programmi di formazione sul linguaggio inclusivo rivolti a tutta la popolazione aziendale, per abbattere stereotipi e promuovere nuove abitudini comunicative. L’azienda si impegna inoltre a contrastare ogni forma di violenza di genere, offrendo strumenti riservati come la Linea Guida Whistleblowing e organizzando corsi per sensibilizzare sul tema. Un impegno ribadito anche in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dall'Assemblea delle Nazioni Unite.

A sostegno della parità di genere, oltre al progetto Boost, Terna partecipa anche al progetto Role Model in collaborazione con Elis, che mira ad avvicinare le studentesse alle discipline STEM, e aderisce a Valore D, associazione italiana che promuove l’equilibrio di genere nelle organizzazioni. La storia di Christiana e l’impegno di Terna dimostrano che l’inclusione non è solo un principio, ma una forza capace di generare valore, crescita e innovazione. Con questo stesso spirito, l’azienda intende valorizzare il talento, il merito e l’unicità delle persone, trasformando le sfide in opportunità di crescita. L’obiettivo rimane chiaro: promuovere una cultura aziendale basata sul rispetto, sull’uguaglianza e sull’inclusione, per una "just transition", una transizione energetica e digitale giusta e inclusiva che non lasci indietro nessuno.