Un nuovo trimestre positivo e un vero e proprio boom degli investimenti consolidano gli impegni che Terna ha preso con investitori e stakeholder. Al 30 settembre 2019 il gruppo che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale presenta utili e ricavi in crescita, più un consistente acconto sul dividendo in arrivo per gli azionisti. Per Luigi Ferraris, amministratore delegato e direttore generale di Terna, la soddisfazione di mandare in archivio i primi nove mesi dell’anno con “solidi risultati”. Ma vediamo più da vicino come sono trascorsi i primi tre trimestri.
Risultati positivi e un vero e proprio boom degli investimenti consolidano gli impegni che l’azienda ha preso con investitori e stakeholder. Ma gli investimenti crescono insieme ai progetti, quali?
Gli investimenti corrono insieme ai progetti. Fra gennaio e settembre 2019 il gruppo ha spinto davvero sull’acceleratore degli investimenti, che hanno raggiunto quota 670 milioni di euro, aumentando di quasi un quinto rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+19,3%). Queste risorse hanno permesso di portare avanti contemporaneamente diversi progetti. I più importanti sono:
le interconnessioni elettriche Italia-Francia e Italia-Montenegro (la seconda entrerà in esercizio entro fine anno);
gli interventi per le stazioni di Belcastro e del Brennero;
i rinforzi della rete nell’area Foggia-Benevento;
la razionalizzazione della rete elettrica dell’area metropolitana di Roma.
Gli altri numeri del bilancio: salgono utili e fatturato. Sempre sui nove mesi, i profitti sono saliti del 2% (a 552,5 milioni di euro), mentre il fatturato è aumentato del 3,8% (a 1,67 miliardi). Il miglioramento dei ricavi è legato soprattutto ai risultati sul mercato regolato italiano. Su quello non regolato la performance è comunque positiva, principalmente grazie all’andamento degli ordini di commesse del Gruppo Tamini e ai risultati delle attività in concessione in Brasile.
Buone notizie anche sul fronte della redditività, con l’Ebitda che si attesta a 1,28 miliardi, con un incremento annuo del 3,9%.
In lieve aumento il debito, passato dai 7,89 miliardi del 31 dicembre 2018 agli 8,25 miliardi del 30 settembre 2019. Per contro, nello stesso arco temporale il patrimonio netto del gruppo si è ampliato leggermente, da 4,019 a 4,090 miliardi.
Soldi in arrivo per gli azionisti. Il Consiglio d’amministrazione di Terna ha dato il via libera anche a un acconto sul dividendo 2019 pari a 8,42 centesimi di euro per azione, che sarà pagato a partire dal prossimo 20 novembre, due giorni dopo lo stacco della cedola.
Luigi Ferraris: “La crescita continuerà per l’intero anno”. “L’accelerazione degli investimenti sulla rete di trasmissione nazionale è alla base della robusta crescita registrata nel periodo – ha commentato l’ad Luigi Ferraris – Sostenibilità e dialogo con il territorio, innovazione e digitalizzazione sono fattori abilitanti, che uniti alle persone e al know-how industriale ci permettono di affrontare le sfide derivanti dalla transizione energetica. I solidi risultati raggiunti nel periodo, unitamente alle incisive azioni manageriali avviate, ci consentono di proseguire per l’intero anno nel percorso virtuoso di crescita dei risultati del gruppo”. Agostino Scornajenchi, chief financial officer di Terna, ha confermato le previsioni per il 2019, sottolineando che il gruppo “è impegnato nella realizzazione di quanto previsto nel Piano Strategico 2019-2023 imprimendo una forte accelerazione alle attività d’investimento. Siamo fiduciosi di poter rispettare la guidance o di fare ancora un po’ meglio”.
I solidi risultati raggiunti in questo periodo, insieme alle incisive azioni manageriali che abbiamo avviato, ci consentono di proseguire per l’intero anno nel percorso virtuoso di crescita dei risultati del gruppo.
Luigi Ferraris, amministratore delegato e direttore generale di Terna
Un terzo trimestre da ricordare. A livello di business, il terzo trimestre di Terna è stato segnato da una serie di avvenimenti significativi. Il 18 settembre, ad esempio, il gruppo ha siglato un accordo con la Regione Sicilia per migliorare la sicurezza della rete elettrica dell’isola con investimenti pari a 614 milioni di euro nei prossimi cinque anni. Il giorno successivo Terna ha stretto un’alleanza con Fca per sviluppare tecnologie e servizi di mobilità sostenibile, come il Vehicle-to-Grid (V2G), che permette alle vetture elettriche di interagire con la rete grazie a un’infrastruttura di ricarica “intelligente”. Nella sede Terna di Torino nascerà l’E-mobility Lab: un laboratorio tecnologico che consentirà di sperimentare prestazioni e capacità delle vetture elettriche.
Gli “Stati Generali”. Poi, il 16 e 17 ottobre, sono andati in scena a Roma gli “Stati Generali della Transizione Energetica Italiana”, organizzati insieme a Cassa Depositi e Prestiti e a Snam. Nel corso dell’evento è stato presentato uno studio sugli scenari futuri del settore, propedeutico alla realizzazione di piani decennali per lo sviluppo delle reti di trasmissione dell’energia elettrica e del gas. Infine, è dell’11 novembre scorso il closing dell’operazione, annunciata al mercato lo scorso 12 aprile, per l’acquisizione – con Construtora Quebec – di due nuove concessioni per la realizzazione di infrastrutture elettriche nel Paese sudamericano.