Terna Premio Driving Energy
In prima linea

Come si fotografa l’energia?

Il "Premio Driving Energy 2022 – Fotografia Contemporanea” nel racconto, e nelle opere, degli artisti premiati.

Cos’è l’energia, ma soprattutto come si rappresenta? È questa la domanda a cui ha cercato di rispondere il Premio Driving Energy 2022, il concorso gratuito, aperto a tutti i fotografi in Italia, indetto da Terna per favorire la promozione e lo sviluppo culturale del Paese e dei nuovi talenti del settore. Il progetto è diventato una mostra gratuita, con le 35 opere finaliste e le 5 opere vincitrici allestite presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma.

Tre le parole chiave che si possono utilizzare per descrivere l'iniziativa del gestore della rete di trasmissione elettrica nazionale: le prime due sono senza dubbio arte ed energia. La terza è innovazione, perché la mostra è stata anche il primo progetto di Terna e del Palazzo delle Esposizioni a sbarcare nel metaverso, attraverso uno spazio 3D virtuale nel quale gli utenti possono muoversi mediante i propri avatar personalizzati, osservando le opere in mostra in un mondo a metà tra lo schermo dei loro computer e l’edificio in cui sono esposte.

Premio Driving Energy metaverso foto Terna
<p>La postazione Metaverso durante la mostra Driving Energy al Palazzo delle Esposizioni di Roma (foto Terna)</p>

Ma torniamo alle domande iniziali: cos’è l’energia e come si rappresenta? Il premio, che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, ha invitato i fotografi a volgere il loro sguardo sulla contemporaneità per restituire una visione artistica dell’energia e della mission di Terna. Guardando le opere esposte ci arriva forte e chiaro un messaggio: l’energia è ovunque intorno noi e la sua rappresentazione dipende dagli occhi di chi guarda. Può dunque essere il lungo amore tra due acrobati sempre in bilico l'una sull'altro, come nell'opera "I Ginestra" dell’artista Paolo Ventura, vincitore del Premio Senior. Ma può essere anche nell'invisibilità, nella simbiosi di un fungo e di un'alga essenziale per la sopravvivenza di un ecosistema, immortalata dalla lente della fotografa Gaia Renis, alla quale è andato il premio Giovani per il lavoro "Stereocaulon vesuvianum". Energia è anche la nostra quotidianità, il paesaggio urbano di una Roma in continua evoluzione grazie all’interazione tra uomo e spazio. Ed è grazie alla sua opera "Camminare e camminare…", ispirata alla “Normalità contemporanea", che Mohamed Keità ha ricevuto la sua menzione speciale.

Abbiamo parlato con i tre artisti - a completare la rosa dei premiati anche Andrea Botto, vincitore menzione speciale Terna ed Eva Frapiccini, vincitrice della menzione speciale per la "Circolarità" - per cercare di capire quali sfaccettature e quali colori abbia assunto l’energia di fronte ai loro occhi attenti e al loro sguardo che indaga il mondo, immortalandolo per coglierne l’essenza.

Terna Premio Driving Energy Ginestra Paolo Ventura
<p>L'opera "I Ginestra" di Paolo Ventura esposta al Palazzo delle Esposizioni di Roma (foto Terna)</p>

Paolo Ventura e il volto umano dell'energia. Il vincitore del Premio Senior Paolo Ventura utilizza immagini e le reinterpreta cercando di creare visioni della realtà contemporanea. Ed è quello che ha fatto anche nella sua opera I Ginestra, mostrando quanta energia possa esserci nell'amore e nell'equilibrio che due persone sono in grado di costruire nel corso del tempo. «In un mercatino di Milano ho trovato per caso un album familiare degli anni ‘30 che ritrae due persone che per tutta la vita sono state una coppia di acrobati nel lavoro, ma anche una coppia di innamorati. L'album contiene una serie di foto di un uomo e una donna che hanno passato tutta la loro esistenza in bilico l'uno sull'altra. C'erano foto di lui che teneva in equilibrio lei sulle braccia, ma anche il contrario», racconta Ventura.

Le foto mostrano un amore durato sessant’anni, fino all’ultima commovente immagine: «L’ultima fotografia mostra solo la donna, ormai ultraottantenne, in bilico su un tavolo. Lui non c'è più», spiega l’artista che poi chiarisce perché quest’album trovato per caso sia diventato l’ispirazione principale della sua opera. «Ho utilizzato le immagini di questi due innamorati che si tengono in bilico l'uno sull’altra e le ho ambientate in una scena urbana creata da me per preservare la loro storia e il loro equilibrio. Il loro rapporto è energia pura. Un'energia basata sull’amore, sulla forza fisica - perché ne serve tanta per fare quello che facevano - ma anche sull'equilibrio. Tra loro c'è una relazione paritaria, lui tiene in bilico lei e viceversa, una cosa fortemente inusuale per quel periodo. In quelle immagini ho visto un bellissimo messaggio di forza ed energia. La loro straordinaria storia d’amore e professionale è la dimostrazione che a volte la sinergia tra gli individui crea delle energie meravigliose che attraverso la mia opera ho voluto proteggere, permettendo a questo rapporto di durare per sempre», conclude Ventura.

Terna Premio Driving Energy 2022 giuria vincitori
<p>La giuria e i vincitori del premio Driving Energy durante l’inaugurazione della mostra il 15 novembre 2022 a Roma. Da sinistra: Massimiliano Paolucci, Direttore Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Sostenibilità di Terna; Marco Delogu, curatore del Premio; Lorenza Bravetta, membro della giuria e curatrice del settore Fotografia, cinema e nuovi media presso La Triennale di Milano; Mohamed Keita, vincitore menzione speciale Normalità Contemporanea; Paolo Ventura, vincitore Premio Senior; Gaia Renis, vincitrice Premio Giovani; Andrea Botto, vincitore menzione speciale Terna; Eva Frapiccini, vincitrice menzione speciale Circolarità; Valentina Bosetti, Presidente di Terna; Stefano Donnarumma, AD di Terna (foto Terna)</p>

Gaia Renis: l'invisibilità e l'essenzialità dell’energia. «Prima di partecipare al Concorso "Driving Energy 2022" non mi ero mai sognata di chiamare "arte" le mie fotografie. Per me erano un piacere, un hobby. Questo premio è stato il mio inizio», afferma Gaia Renis, 23 anni, vincitrice del premio Giovani per il lavoro fotografico Stereocaulon vesuvianum. «Tutto è cominciato in modo spontaneo, era un periodo in cui cercavo un’ispirazione, uno spunto e quando mi sono imbattuta nel concorso indetto da Terna ho capito che era quello giusto. Mi sono buttata a cuor leggero e alla fine è andata molto meglio di quanto mi aspettassi. Oltre ad appassionarmi al tema energia, mi sono anche avvicinata alla mission di Terna, ho capito cosa fa e quanto è importante: gestire il sistema elettrico nazionale cercando di traghettarlo verso la sostenibilità e la transizione energetica è fondamentale. Anche per questo ho deciso di provarci, di dare la mia personale rappresentazione dell'energia», continua.

Quella di Gaia Renis è un'energia invisibile ad occhio nudo ma allo stesso tempo potentissima: nella sua opera ha rappresentato lo Stereocaulon vesuvianum, un lichene del Somma-Vesuvio, formato da un fungo e da un'alga che sopravvivono in simbiosi grazie a uno scambio reciproco di energia. La fotosintesi dell’alga nutre il fungo che a sua volta rifornisce l'alga di acqua e sali minerali. «Ho cercato di porre sotto la lente qualcosa che non vediamo, di penetrare un fenomeno, di mostrare come gli scambi energetici tra due elementi permettono la sopravvivenza di un ecosistema. Succede con il lichene, ma se ci pensiamo accade lo stesso con l’umanità in generale», racconta Renis. «La simbiosi tra il fungo e l’alga mi è sembrata l’immagine perfetta per rappresentare metaforicamente come l’energia nasca solo dallo scambio, dalla collaborazione di due elementi che devono unire le forze per vivere», conclude.

Terna Premio Driving Energy Stereocaulon vesuvianum Gaia Renis
<p>Stereocaulon vesuvianum, l'opera di Gaia Renis (foto Terna)</p>

Mohamed Keita: l’energia come fonte di sopravvivenza dell’uomo e trasformazione del paesaggio urbano. Nel caso di Mohamed Keita non è solo la sua opera dal titolo Camminare e Camminare… a mostrarci cosa sia l’energia. Ma lui stesso è energia pura. L’energia di chi ha affrontato momenti durissimi ed è riuscito a trasformare quelle difficoltà in arte. «Sono nato in Costa d'Avorio e sono arrivato in Italia nel 2010. Avevo 17 anni e per fuggire dalla guerra civile ho attraversato diversi Paesi, incontrando lungo il cammino tantissime difficoltà. Ma è stato proprio in quei momenti che ho iniziato a guardare gli altri, a sviluppare un interesse nei confronti delle persone e della realtà che mi circonda. Quello che ho vissuto mi ha aperto gli occhi. Mi ha fatto capire che tutti facciamo la nostra parte in questo mondo», spiega Keita che poi specifica: «Perché fotografo? Perché voglio raccontare agli altri ciò che vedo e attraverso la mia visione raccontare anche un po’ di me».

«La simbiosi tra il fungo e l’alga mi è sembrata l’immagine perfetta per rappresentare metaforicamente come l’energia nasca solo dallo scambio, dalla collaborazione di due elementi che devono unire le forze per vivere».

Gaia Renis vincitrice del premio Giovani Driving Energy 2022

Arrivato in Italia, Keita ha vissuto per strada. In quel periodo, però, frequentava anche un centro dove ogni venerdì due ragazzi della Scuola Romana di Fotografia andavano a fare dei corsi. «Così ho cominciato a interessarmi alla fotografia», afferma. «Da lì in poi non mi sono più fermato. Mi sono messo a studiare e col passare degli anni la fotografia è diventata il mio lavoro». Il suo percorso lo ha portato fino alla menzione speciale ricevuta al Premio Driving Energy 2022, in cui ha proposto un trittico di fotografie realizzate durante le sue camminate in giro per Roma. Nella sua opera Keita rappresenta due caratteristiche fondamentali dell’energia elettrica: l'importanza per la sopravvivenza dell’uomo e la forza con cui può trasformare il paesaggio urbano, consentendone l’evoluzione. «Racconto la quotidianità, l’energia che fa parte e dà linfa alla città. Le mie foto mostrano l’energia delle persone e di tutto ciò che le circonda. Non serve inventarsi niente di ché, la nostra quotidianità è piena di energia», riflette il fotografo.

Terna Premio Driving Energy Camminare Camminare Keita
<p>Dettaglio dell'opera "Camminare e camminare…" di Mohamed Keita, menzione speciale "Normalità Contemporanea" al Premio Driving Energy 2022 (foto Terna)</p>