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In prima linea

Piano di Sviluppo: Terna mette 18,1 miliardi sulla rete

Missione: accelerare i tempi della transizione energetica verso le rinnovabili. Mai così tante risorse sulla rete, nuove interconnessioni, taglio delle emissioni di anidride carbonica.

Sostenibilità, riduzione delle emissioni, infrastrutture sempre più performanti e integrazione delle energie rinnovabili per la transizione verde. Sono questi i quattro capisaldi su cui Terna ha fondato il Piano di sviluppo 2021 della rete elettrica nazionale presentato il 7 luglio a Roma dall’amministratore delegato Stefano Donnarumma e dalla presidente Valentina Bosetti. Dal Tyrrhenian Link al collegamento Italia-Austria fino all’ammodernamento della rete del sud Italia: un insieme di progetti che, per i prossimi dieci anni, stabilisce obiettivi ambiziosi da realizzare su cui la società ha deciso di spingere sull’acceleratore degli investimenti per un ammontare complessivo di 18,1 miliardi di euro, il 25% in più rispetto a quanto previsto in precedenza.

Il nuovo piano di Sviluppo 2021, ha sottolineato il Ceo di Terna, prevede “una forte accelerazione degli investimenti, i più alti di sempre, che riflette l’importante momento storico che stiamo vivendo: per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione che l’Italia e l’Europa si sono dati è infatti necessario non solo avere una chiara visione del futuro, ma anche e soprattutto saper programmare e realizzare tutte le opere indispensabili alla concreta realizzazione della transizione energetica, di cui Terna è regista”.

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La presidente di Terna Valentina Bosetti insieme all'ad Stefano Donnarumma, al ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani e al presidente di Arera Stefano Besseghini (foto Terna)

Una strategia che ha riscosso l'apprezzamento del presidente dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) Stefano Besseghini, intervenuto alla presentazione, che lo ha definito come “un esercizio di programmazione efficiente con un’analisi dei costi e benefici che è in grado di darci una guida non soltanto infrastrutturale e tecnica e di potenziamento a costo zero ma che ci permette una valutazione attenta dei benefici che le singole iniziative sono in grado di riportare al sistema”. Caratteristiche fondamentali per un progetto che “ci proietta in una visione di futuro".

Soddisfatto anche il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, secondo cui l’elettrificazione dei consumi rappresenta “la base di partenza” per realizzare la rivoluzione green di cui l’Italia e l’Unione Europea hanno bisogno per sopravvivere: "A tecnologie attuali la strada è una sola: aumentare il funzionamento dell'energia elettrica prodotta e produrre energia non bruciando fonti fossili, ma utilizzando fonti rinnovabili. Non c'è altra strada", ha sottolineato il ministro.

Ma cosa prevede il piano di Sviluppo 2021, che la società aggiornerà con cadenza biennale, per i prossimi anni? Terna ha deciso di puntare su 30 infrastrutture strategiche che serviranno a realizzare 4 obiettivi: rafforzeranno gli scambi tra zone di mercato per una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili; risolveranno le criticità e daranno maggiore elettrificazione alle aree metropolitane; instaureranno sinergie con gli altri sistemi; potenzieranno le interconnessioni con l’estero.

Scendendo nei dettagli, sono 5 i principali progetti che saranno completati nell’arco di piano: l'elettrodotto a 380 kV 'Colunga-Calenzano' tra Bologna e Firenze (170 milioni); la linea a 380 kV lunga 170 km tra 'Chiaramonte Gulfi-Ciminna' (300 milioni); l’elettrodotto a 380 kV 'Paternò-Pantano-Priolo' (70 milioni) che in Sicilia consentirà di incrementare la sicurezza e la flessibilità della rete tra Catania e Siracusa; la linea a 380 kV 'Bisaccia-Deliceto' tra le province di Avellino e Foggia che, grazie a un investimento di 40 milioni consentirà di utilizzare meglio l’energia prodotta dagli impianti eolici tra Puglia e Campania e il progetto di riqualificazione della rete elettrica a 150 kV nella penisola sorrentina che permetterà a Terna di eliminare quasi 60 km di elettrodotti aerei ormai obsoleti.

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L'Ad di Terna Stefano Donnarumma alla presentazione del Piano di sviluppo della rete di trasmissione elettrica nazionale (foto Terna)

Il piano di Terna si inserisce in un più ampio processo di sviluppo delle infrastrutture energetiche che traghetteranno il paese verso un sistema più sostenibile inserendosi all’interno del framework europeo del green deal. Insieme alle grandi opere previste lo sviluppo delle infrastrutture elettriche punta all’armonizzazione della rete del Sud, dove è previsto il maggiore sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, con quella del Nord, dove c’è il maggior consumo.

Tra le infrastrutture che entreranno in esercizio spicca, invece, l’ormai celebre Tyrrhenian link, il cavo sottomarino che collega tre Regioni (Campania, Sicilia e Sardegna), favorendo la chiusura delle centrali a carbone sarde e degli impianti termoelettrici più inquinanti presenti in Sicilia, contribuendo parallelamente allo sviluppo delle rinnovabili. Fondamentali saranno inoltre il riassetto delle infrastrutture presenti nelle principali aree metropolitane del Paese e la costruzione di due nuovi cavi sottomarini: il primo collegherà l’isola del Giglio alla Toscana, il secondo l’isola di Favignana alla Sicilia.

Investimenti cospicui sono infine previsti per migliorare le interconnessioni con l’estero e fare dell'italia un hub elettrico dell’Europa e dell’area mediterranea. In questo contesto 1,2 miliardi di risorse saranno destinati al collegamento tra l’Italia e la Svizzera da 1000 MW di potenza, la cui realizzazione è legata al progetto di razionalizzazione della rete in alta tensione di Valtellina e Valchiavenna. 750 milioni serviranno invece a finanziare la realizzazione di un nuovo cavo sottomarino con la Grecia da 500 MW di potenza e 200 km di lunghezza.

Sotto il profilo ambientale, le ripercussioni degli impegni decennali assunti da Terna promettono di essere ingenti: la società prevede una riduzione delle emissioni di CO2 per 5,6 milioni di tonnellate annue, il doppio di quanto previsto nel piano precedente, e la demolizione di 4.600 km di infrastrutture obsolete, 800 km in più rispetto al passato.

Terna ha inoltre deciso di puntare sulla trasparenza anche per lo sviluppo delle infrastrutture, consentendo ai cittadini di seguire l’evoluzione degli interventi previsti sulla rete elettrica grazie all’App "Sviluppo Rete". Con questa applicazione si potrà consultare il piano delle opere fondamentali per la transizione energetica e di esplorare, con la realtà aumentata, anche i contenuti extra presenti all’interno delle diverse sezioni.

"Siamo davanti a una sfida epocale”, ha commentato il ministro Cingolani parlando dei progetti di transizione energetica che l’Italia è chiamata a realizzare. Una sfida che Terna ha raccolto con un piano di Sviluppo ambizioso e lungimirante.

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Con una app sviluppata ad hoc è possibile consultare il Piano di sviluppo della rete di trasmissione elettrica nazionale (foto Terna)