Innovazione architettura informatica
In prima linea

Perché un esperto di architettura informatica dev'essere un bravo comunicatore

Storie di Terna/ Daniele Giannini, responsabile Enterprise Architecture & Platform Management di Terna.

Cosa fa un System Integration Architect e di cosa si occupa in un'azienda come Terna? Lo spiega Daniele Giannini, responsabile "Enterprise Architecture & Platform Management" nella direzione Innovation & Market Solutions dell'azienda che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale. Per farlo, Giannini usa una metafora semplice ed efficace:

«Quando vai al ristorante, nel menù, trovi piatti che mettono insieme diversi ingredienti. Dietro ognuno di questi c'è uno chef che, proprio come fa un system integration architect, seleziona gli ingredienti perché ne conosce le famiglie, i sapori, le proprietà nutrizionali e, grazie alle sue competenze, riesce a creare un prodotto finito che corrisponde alle richieste del cliente».

Innovazione Daniele Giannini
<p>Una riunione del team di Daniele Giannini, responsabile Enterprise Architecture &amp; Platform Management di Terna (foto Terna)</p>

Oltre a essere un architetto dei sistemi informatici, Giannini è anche un grande comunicatore. Una qualità importante nel suo lavoro perché spesso si trova a dover trovare la mediazione, o la giusta traduzione, tra linguaggi differenti. E se è vero che per la macchina il processo è empirico, non vale lo stesso per la persona che deve invece essere capace di cogliere il valore del cambiamento che gli si prospetta.

Quindi, conoscenza dei protocolli, delle metodologie di comunicazione tra le macchine, standard di sicurezza, evoluzione tecnologica, ma anche un’attitudine personale alla comunicazione e alla formazione: sono queste le skill più richieste in questo campo.

«È un lavoro dietro le quinte, ma che rende possibile quello che si vede. Lo scopo è aiutare tutta l'azienda a raggiungere i propri obiettivi, supportandola nel processo di innovazione continua».

Una professionalità sempre più richiesta, anche in relazione alla trasformazione digitale che sta indirizzando le aziende verso modelli organizzativi sempre più agili, rendendo l’infrastruttura IT essenziale: «È un lavoro dietro le quinte, ma che rende possibile quello che si vede. Lo scopo è aiutare tutta l'azienda a raggiungere i propri obiettivi, supportandola nel processo di innovazione continua. E se alla base ci sono i principali pillar dell’enterprise architecture (business, dati, applicazioni e tecnologie), l’approccio è invece olistico e proattivo».

Per rendere il concetto immediatamente più chiaro Giannini racconta due importanti progetti di cui si occupa in Terna e che dimostrano il valore della "enterprise architecture" per tutta l’azienda: l'EAI (Enterprise Application Integration) e l'EAS (Enterprise Architecture Strategy).

Il primo, dedicato a singoli team o strutture organizzative dell'azienda, è un progetto volto a ridisegnare la mappa e le tecnologie a supporto delle integrazioni applicative, attraverso un framework scalabile, efficiente e resiliente che permetterà di superare i silos tecnologici diffusi in azienda. Il secondo è invece un progetto destinato all'intera platea aziendale, i cosiddetti "Terna people", che da una parte permetterà di supportare i processi di formazione, onboarding e di operatività quotidiana mettendo a disposizione una vista globale su processi, applicazioni, integrazioni e tecnologie di una realtà Enterprise come Terna; dall’altra aiuterà i responsabili e il top management nei processi di Portfolio, Pianificazione e Budgeting , offrendo metriche, processi e tool per guidare le scelte strategiche.

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<p>Un'altra riunione sull'innovazione nell'architettura dei sistemi informatici a Terna (foto Terna)</p>

Per fare tutto questo occorre avere uno sguardo proiettato al futuro, pensando che le scelte di oggi possono rappresentare le basi per quello che avverrà tra dieci anni in Terna. Tuttavia, è motivante pensare che con il proprio team si possa realizzare qualcosa che lascia il segno in azienda. «Il concetto di Driving Energy, il sentirsi parte di qualcosa di così sfidante come la transizione ecologica, ti dà una forte spinta anche quando, come spesso accade nel mondo del lavoro, si è troppo presi dall'operatività e si perdono di vista i grandi obiettivi».

«C’è poi qualcosa di molto pratico, quotidiano, che rende questo lavoro bello», continua Giannini. Qualcosa che l'ha spinto a voler entrare a fare parte della squadra di Terna People. È la competenza del suo gruppo di lavoro. «Sapevo che i colleghi mi avrebbero insegnato molte cose, dando valore aggiunto al mio percorso professionale. È stato ed è tutt'ora così».