Le interconnessioni elettriche creano valore: per le popolazioni che ne beneficiano, per le imprese che ne utilizzano l’energia, per le aziende che la trasportano. Ecco perché Terna ne ha fatto un punto centrale del proprio piano di investimenti e ha alzato a 6,2 miliardi (+20%) la spesa per nuove linee elettriche nel periodo 2019-2023. Gran parte di questa notevole mole di denaro andrà alle linee da realizzare in Italia ma una parte non secondaria sarà spesa per incrementare proprio le interconnessioni con i Paesi a noi vicini. È in questa cornice che va inquadrato il nuovo “ponte elettrico” tra Italia e Montenegro.
Inaugurato venerdì 15 novembre, in presenza del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e del Presidente del Montenegro, Milo Đukanović, entrerà in funzione secondo i piani entro fine anno. La nuova infrastruttura è riconosciuta come strategica dalla Commissione europea che l’ha inserita nei Progetti di Interesse Comune (Pic) e ne ha finanziato gli studi di fattibilità nel quadro del Trans-European Network (Ten), la grande rete degli elettrodotti sovranazionali.
Non sfugge infine il valore geopolitico dell’opera che unisce per la prima volta il centro dell’Unione Europea con i Balcani proprio nel momento in cui si avvicina a grandi passi l’ingresso del Montenegro nella Ue. Un aspetto volutamente sottolineato dal Presidente Mattarella: “Le reti energetiche infrastrutturali sostengono la crescita e attraggono gli investimenti. Questa infrastruttura costituisce uno snodo di grande rilievo per l'Italia, per la Regione balcanica, per l’Europa - ha osservato - perché concretamente ci avvicina, ci fa sentire parte di uno stesso disegno, mette in comune risorse e rafforza aspirazioni condivise”. Una vicinanza condivisa dal ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli, anche lui presente all’inaugurazione: “Iniziative come questa - ha affermato - facilitano la conoscenza tra due popoli amici che hanno rapporti da molto tempo. Il percorso che sta facendo il Montenegro per la completa integrazione nell'Unione europea va stimolato, aiutato e agevolato".