“Ma è ancora domenica?”. Questa è una delle domande a cui Giovanni Celotto, ingegnere elettrico e controller nel team di Gestione e Progetti RTN - ossia la Rete elettrica di Trasmissione Nazionale gestita da Terna - si è trovato a rispondere più spesso nel primo periodo di smartworking dovuto al Covid-19. A fargliela non erano ovviamente i colleghi, ma le sue due bambine di 6 e 4 anni: “Le mie figlie, vedendomi a casa, credevano fosse sempre weekend. Nel tempo si sono abituate, ma all’inizio ho dovuto far capire loro che, anche se papà si trova nella stanza accanto, sta lavorando lo stesso”. Per Celotto e il suo team il telelavoro è stato qualcosa di totalmente nuovo, sperimentato per la prima volta durante l'emergenza sanitaria.
“Io e i miei colleghi supportiamo tutta la parte gestionale ed economica della struttura di rete di trasmissione nazionale. Formiamo anche lo staff diretto dell’amministratore delegato di Terna Rete Italia, la società del gruppo che si occupa dell’esercizio, della manutenzione e delle attività più operative della rete di trasmissione nazionale”, spiega. “Ognuno di noi ha una specializzazione diversa, tecnica o gestionale: ci sono più anime e più ruoli. Di conseguenza, condividiamo sempre il lavoro e abbiamo molti scambi, viste le diverse esperienze; è questo il motivo per cui non avevamo mai utilizzato prima lo strumento del lavoro agile. Abbiamo bisogno di contatti frequenti, e con gli esterni e a distanza, il rischio era che diventasse... tutto più complicato”.
Adattarsi ai nuovi processi e ai nuovi strumenti di lavoro, soprattutto i primi tempi, ha quindi richiesto qualche sforzo in più: “Utilizzavamo già alcuni strumenti di teamwork a distanza, per le riunioni con i dipartimenti fuori Roma, ma passare in pochi giorni da un utilizzo sporadico, del 20%, a uno quotidiano del 100% non è stato semplicissimo. Per fortuna abbiamo avuto il supporto dell'azienda che ci ha garantito tutti gli strumenti necessari”, racconta. E tutti si sono presto abituati a ricreare il clima dell’ufficio, anche tra le mura domestiche.