"Perché è importante il nuovo elettrodotto? Perché alimenta Capri, naturalmente. Perché non è un’opera fine a se stessa ma consente anche di completare il riassetto della rete nell’area della penisola sorrentina. Perché ora tenere acceso un refrigeratore, un impianto di condizionamento non sarà più un problema. Perché migliora la vita delle persone che vivono sull’isola e dei turisti che la visitano. Perché migliora l’ambiente. Perché…".
Sono mille le ragioni che, mentre si spengono le luci sull’inaugurazione del nuovo elettrodotto invisibile tra Capri e Sorrento - ospitata dalla stazione elettrica sull'isola il 14 ottobre 2020 - sottolineano la portata storica di un giorno che i capresi hanno atteso con grande partecipazione. Riccardo De Zan e Francesco Perda ne parlano con la soddisfazione di chi ha visto nascere e crescere il progetto passo dopo passo. De Zan è il responsabile di Terna per l’Unità Organizzativa "Progettazione e Realizzazione Impianti HVDC e Marini". E Perda lavora con lui nella stessa unità. Il primo passo è stato compiuto nel 2012 con l’avvio dei lavori per il primo cavo sottomarino tra Torre Annunziata e Capri e per la realizzazione della nuova stazione elettrica, entrati in esercizio nel 2017.