Qual è stata la tua sfida più grande? «Fare in modo che l’azienda decidesse di investire su di me». Entrato a Terna come ingegnere elettrico, quando aveva appena 24 anni, Andrea Fraioli oggi è responsabile dell'Asset Management Predictive Center. Quando è arrivato, undici anni fa, era appena rientrato da una esperienza molto formativa negli Stati Uniti dove aveva lavorato in ambito R&D al Fermilab (Fermi National Accelerator Laboratory) vicino a Chicago, occupandosi di ingegneria applicata alla fisica delle alte energie.
Del suo inserimento a Terna racconta di essere stato «attratto dalla forte responsabilità sociale che il lavoro in un operatore di reti di trasmissione (TSO) porta con sé. Insieme alla capillare diffusione sul territorio nazionale e all’essenzialità del servizio, che infatti è attivo 24h su 24. Terna è una delle aziende indispensabili all’economia del nostro Paese e alla vita dei cittadini». Eppure ciò che lo colpiva di più a quel tempo, prosegue, era vedere una grande quantità di colleghi giovani. «Mi davano la misura del dinamismo dell’ambiente lavorativo nel quale mi ero inserito». E aggiunge: «Queste leve si sono evolute sempre in costante miglioramento».
In undici anni sono cambiate molte cose. È il sintomo che l’azienda è viva, in ascolto delle esigenze dell’ambiente e delle comunità locali. È cambiato il contesto nazionale e internazionale, sono cambiati gli obiettivi di Terna e il modo di raggiungerli. Ogni management ha portato una visione, un contributo fattivo stimolante, che ha significato per tutti noi anche nuovi traguardi sempre più sfidanti. «Ora guardiamo al piano industriale 2021-25 "Driving Energy", in cui 900 milioni di euro sono dedicati agli investimenti in innovazione e digitalizzazione. È evidente che la leadership attuale ha ben chiaro che la digitalizzazione è uno strumento abilitante per la transizione energetica». Ed è proprio per raggiungere più efficienza energetica e sostenibilità che di anno in anno gli obiettivi diventano sempre più sfidanti.
Il confronto con le altre realtà internazionali, che è rimasto centrale durante tutti gli anni dentro Terna, serve proprio a non rimanere nella comfort zone. Come sottolinea Fraioli «una delle attività più importanti del mio percorso, soprattutto all’inizio, è stato proprio l’occuparsi di attività di benchmarking per il monitoraggio dei TSO internazionali best practice & performer in ambito O&M e asset management. Analizzare l’andamento e l’evoluzione dei temi su cui tutti i TSO necessariamente si confrontano significa avere un’idea chiara delle aree di sviluppo e di miglioramento della nostra azienda, ma anche gioire con orgoglio dei nostri primati».