7580
In prima linea

Un approccio “data driven” per la gestione degli impianti

Storie di Terna. Andrea Fraioli, responsabile dell’Asset Management Predictive Center, che si occupano di lavorare sui dati individuando gli insight rilevanti per la gestione degli impianti.

Qual è stata la tua sfida più grande? «Fare in modo che l’azienda decidesse di investire su di me». Entrato a Terna come ingegnere elettrico, quando aveva appena 24 anni, Andrea Fraioli oggi è responsabile dell'Asset Management Predictive Center. Quando è arrivato, undici anni fa, era appena rientrato da una esperienza molto formativa negli Stati Uniti dove aveva lavorato in ambito R&D al Fermilab (Fermi National Accelerator Laboratory) vicino a Chicago, occupandosi di ingegneria applicata alla fisica delle alte energie.

Del suo inserimento a Terna racconta di essere stato «attratto dalla forte responsabilità sociale che il lavoro in un operatore di reti di trasmissione (TSO) porta con sé. Insieme alla capillare diffusione sul territorio nazionale e all’essenzialità del servizio, che infatti è attivo 24h su 24. Terna è una delle aziende indispensabili all’economia del nostro Paese e alla vita dei cittadini». Eppure ciò che lo colpiva di più a quel tempo, prosegue, era vedere una grande quantità di colleghi giovani. «Mi davano la misura del dinamismo dell’ambiente lavorativo nel quale mi ero inserito». E aggiunge: «Queste leve si sono evolute sempre in costante miglioramento».

In undici anni sono cambiate molte cose. È il sintomo che l’azienda è viva, in ascolto delle esigenze dell’ambiente e delle comunità locali. È cambiato il contesto nazionale e internazionale, sono cambiati gli obiettivi di Terna e il modo di raggiungerli. Ogni management ha portato una visione, un contributo fattivo stimolante, che ha significato per tutti noi anche nuovi traguardi sempre più sfidanti. «Ora guardiamo al piano industriale 2021-25 "Driving Energy", in cui 900 milioni di euro sono dedicati agli investimenti in innovazione e digitalizzazione. È evidente che la leadership attuale ha ben chiaro che la digitalizzazione è uno strumento abilitante per la transizione energetica». Ed è proprio per raggiungere più efficienza energetica e sostenibilità che di anno in anno gli obiettivi diventano sempre più sfidanti.

Il confronto con le altre realtà internazionali, che è rimasto centrale durante tutti gli anni dentro Terna, serve proprio a non rimanere nella comfort zone. Come sottolinea Fraioli «una delle attività più importanti del mio percorso, soprattutto all’inizio, è stato proprio l’occuparsi di attività di benchmarking per il monitoraggio dei TSO internazionali best practice & performer in ambito O&M e asset management. Analizzare l’andamento e l’evoluzione dei temi su cui tutti i TSO necessariamente si confrontano significa avere un’idea chiara delle aree di sviluppo e di miglioramento della nostra azienda, ma anche gioire con orgoglio dei nostri primati».

7595
Andrea Fraioli, responsabile dell’Asset Management Predictive Center di Terna (foto Terna)

Oggi Fraioli gestisce un team di persone che si occupa di monitorare vari aspetti del processo di asset management. Sono soprattutto ragazzi con ottime doti analitiche, che lavorano sui dati individuando gli insight rilevanti per la gestione degli impianti (linee aeree, in cavo e stazioni elettriche) durante il loro ciclo di vita. Le tecnologie migliorano alla velocità della luce e il processo di digitalizzazione è in fermento: «Cerchiamo persone con forti competenze in ambito advanced analytics, in grado di promuovere una visione integrata e multidisciplinare dell’attività di modellistica e analisi dei dati, attraverso la progettazione e lo sviluppo di modelli, analisi e algoritmi della data science, funzionali a un approccio "data driven" nel processo decisionale di asset management. Cerchiamo soprattutto persone flessibili, proattive, orientate al risultato e con una forte propensione all’uso di strumenti digitali innovativi».

Sono proprio l’innovazione e la digitalizzazione a guidare l’evoluzione del criterio di manutenzione degli asset dell’azienda, che è cambiato da un modello principalmente su condizione a uno predittivo su nuovi strumenti digitali, tecniche evolute di machine e deep learning e sull'intelligenza artificiale. Un esempio? Anche grazie al lavoro di Andrea e della sua squadra Terna sta sperimentando l'AI (artificial intelligence) per il monitoraggio delle linee aeree. «Facendo lo screening di una enorme quantità di immagini cataloghiamo tutti gli elementi di ogni infrastruttura, permettendo a una rete neurale di individuare in maniera automatica se un componente delle linee aeree ha una anomalia che potrebbe potenzialmente evolvere in un futuro guasto».

Questo significa tempestività quindi maggiore sicurezza e, di conseguenza, contribuisce a scongiurare in anticipo interruzioni di energia elettrica. «Siamo ancora in una fase di test ma i riscontri sono positivi. Il fattore più importante sarà poi capire come questa tecnologia potrà essere calata su larga scala nel processo industriale».

7597
La sensoristica digitale installata sui tralicci (foto Terna)

«Ora guardiamo al piano industriale 2021-25 "Driving Energy" in cui 900 milioni di euro sono dedicati a investimenti in innovazione e digitalizzazione. È evidente che la leadership attuale ha ben chiaro che la digitalizzazione è uno strumento abilitante per la transizione energetica».

Un’altra attività molto significativa è cercare correlazioni tra i dati: raccogliere tutti quelli, numerosissimi, che derivano da sensoristica già installata sulle nostre linee e incrociarli, cercando di individuare correlazioni forti e deboli, veri e propri pattern che possano aiutarci nello sviluppo di una manutenzione predittiva. Grazie a un uso sapiente dei dati, Fraioli e il suo team riescono a dare un impulso positivo alle attività di O&M degli impianti secondo principi di sostenibilità, efficienza operativa, qualità e sicurezza.

Andrea oggi può dire di avere vinto la sua sfida: l’azienda ha investito su di lui e crede in lui. Anche per questo motivo, a parti invertite, la nuova sfida è diventata investire a sua volta sui collaboratori, «creare un clima di rispetto e fiducia reciproca, adottare umiltà, responsabilizzare le persone ma sostenendole nei momenti di difficoltà».

Gli chiediamo allora un consiglio per un futuro talento che entrerà a fare parte della sua squadra. «Bisogna essere sempre umili. Senza umiltà non si apprende», ci dice. «Se c’è una cosa che consiglio ai futuri colleghi è conoscere bene i propri limiti, così potranno anche esplorare le proprie aree di miglioramento e coltivare il proprio talento». Sarà il suo animo da ingegnere ma Fraioli ha un approccio concreto anche quando parla di talento. È consapevole che solo la conoscenza, la consapevolezza, può trasformare i limiti in opportunità.