Gli impianti di stoccaggio dell’energia – cioè le batterie e altri sistemi capaci di accumulare elettricità – avranno un ruolo decisivo nel futuro del sistema elettrico. La crescente diffusione delle fonti rinnovabili, come il fotovoltaico e l’eolico, che per loro natura sono intermittenti, rende infatti necessario poter conservare l’energia prodotta in eccesso nei momenti di alta produzione, così da renderla disponibile quando serve. In questo modo si possono sfruttare al meglio le rinnovabili e, allo stesso tempo, garantire la sicurezza e l’affidabilità della rete. Per rispondere a questa esigenza, Terna ha definito una disciplina - sulla base delle indicazioni dell'ARERA, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, approvata dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a ottobre 2024, a valle della approvazione della Commissione Europea di dicembre 2023 - volta a sviluppare un nuovo strumento denominato MACSE, acronimo di Meccanismo di Approvvigionamento di Capacità di Stoccaggio Elettrico.
Si tratta di un meccanismo pensato per favorire l’integrazione delle rinnovabili e per gestire in maniera efficiente i fenomeni di cosiddetta overgeneration, che si verificano quando la produzione di energia elettrica supera la domanda, ma anche il servizio di time-shifting, che prevede la restituzione di questa energia al sistema nei momenti di carenza. Il funzionamento del MACSE si basa su aste competitive, organizzate dalla stessa Terna, gestore della rete elettrica nazionale. A queste aste possono partecipare gli operatori che intendono realizzare nuovi impianti di accumulo. Chi si aggiudica l’asta si impegna a costruire l’impianto e a mettere la capacità di stoccaggio a disposizione di altri operatori attraverso una apposita piattaforma del GME, il Gestore dei Mercati Energetici – società del GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, che a sua volta ha il compito di organizzare e gestire in modo trasparente e concorrenziale i mercati dell’energia in Italia.
La disciplina trasmessa da Terna e approvata dal MASE ha riguardato in particolare le batterie agli ioni di litio e le altre tecnologie di stoccaggio elettrico “non di riferimento”. Con questo termine si intendono tutti gli impianti diversi dalle stesse batterie agli ioni di litio e dagli accumuli idroelettrici tradizionali. La procedura d’asta ha permesso a Terna di stipulare contratti a lungo termine con le aziende del settore (15 anni per le batterie), con l’obiettivo di dotare il sistema elettrico degli impianti di accumulo necessari per i prossimi anni. Questo è un aspetto cruciale, soprattutto alla luce della rapida crescita delle fonti rinnovabili: nel 2022 sono stati installati circa 3 GW di nuova capacità eolica e fotovoltaica, nel 2023 altri 5,8 GW a cui se ne aggiungono altri 7,5 GW installati nel 2024 (oltre ai circa 3,1 GW del primo semestre 2025).