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In prima linea

L’energia elettrica non è fatta da soli ingegneri uomini

Storie di Terna. Flaminia Albanese, è Business and Operation Analyst a Terna Energy Solutions. Si occupa del progetto “smart island”, missione: supportare l’efficientamento dei sistemi elettrici nelle isole.

In Italia ci sono più di 800 isole tra isolotti, faraglioni, scogli e isole abitate. Oltre alla Sicilia e alla Sardegna, le due più grandi del Mediterraneo, quasi un’ottantina di queste isole sono abitate ma non connesse alla rete elettrica nazionale.

Il progetto "smart island" nasce proprio per supportare l’efficientamento dei sistemi elettrici di questi luoghi. Da anni ormai Terna, il gestore della rete di trasmissione elettrica nazionale, si occupa di mettere a disposizione anche delle isole minori l'esperienza e il solido know-how acquisito nella progettazione e nella realizzazione di soluzioni innovative e a basso impatto ambientale. «L’obiettivo è sempre lo stesso», racconta Flaminia Albanese, Business and Operation Analyst di Terna Energy Solution. «Ridurre l’energia da fonti fossili a favore di quella rinnovabile e, soprattutto, fare partecipare anche le isole minori alla transizione energetica di cui Terna è abilitatore».

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Flaminia Albanese di Terna Energy Solutions, al lavoro per il progetto "smart island" (foto Terna)

Albanese è convinta che, dentro Terna, non ci sia una singola persona che non si sente coinvolta nel progetto di transizione ecologica. «Driving energy è per noi più di uno slogan: è davvero l’empowerment che ci lega, una lingua che parliamo tutti, una direzione comune per Terna e le sue partecipate».

Dopo la firma di ogni nuovo accordo il team che si occupa del business model, di cui fa parte Flaminia Albanese, comincia il suo lavoro, in parallelo a quello dei professionisti che elaborano la soluzione tecnica. È una fase di scambio tra ingeneri ed economisti: i primi pensano all’intervento tecnologicamente più avanzato e innovativo, mentre gli economisti fanno le valutazioni economico-finanziarie mettendo a punto un modello di business profittevole e lungimirante, customizzato sul cliente. Le due anime, economica e ingegneristica, lavorano quindi fianco a fianco per creare un progetto ad hoc per ogni isola, tenendo conto nelle valutazioni anche degli obiettivi di sostenibilità - come le emissioni e altri impatti negativi da evitare - con l'obiettivo di trovare la soluzione più adatta per massimizzare i benefici e ridurre l’impatto ambientale.

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L'isola di Giannutri

«Dal punto di vista personale, ringrazio tutta la formazione che ho fatto nel mio primo anno in Terna. In alcuni corsi ho imparato nozioni di ingegneria di base che mi hanno permesso di capire la lingua dei colleghi che avevano un percorso di studi e una professionalità diversa dalla mia. Così ho ampliato le mie conoscenze abbracciando tutto il mondo Terna. È stata una grande opportunità, un arricchimento incredibile, che mi ha permesso di crescere e di conoscere meglio i miei colleghi».

Albanese ha partecipato alla realizzazione del progetto pilota sull’isola di Giannutri. Un paradiso naturale protetto nel bel mezzo del Mediterraneo che, senza turisti, conta appena 27 abitanti. Giannutri, però, è soltanto l'apripista del progetto smart island. «Abbiamo un protocollo d’intesa firmato con l’isola del Giglio e con l'isola di Pantelleria» che prevedono soluzioni innovative e tecnologie smart per l’efficienza energetica e lo sviluppo sostenibile. «Non sono soluzioni a catalogo», ogni progetto è cucito sulle esigenze del cliente: «Per questo il nostro time to market è abbastanza lungo: la dimensione della relazione è fondamentale!». Ma è proprio la molteplicità e la diversità delle persone di Terna Energy Solutions che rende possibile una progettazione così complessa e variabile. L’unione tra il know-how tecnologico e ingegneristico, quello economico-finanziario e quello del marketing è la carta vincente. «C’è chi pensa che Terna sia un’azienda di soli ingegneri, prevalentemente uomini, ma non è così. La nostra sfida quotidiana è proprio parlare più lingue, valorizzare questa diversità per massimizzare i benefici per il cliente e portare avanti un progetto che accomuna tutte le nostre attività: la transizione ecologica».

«Dal punto di vista personale, ringrazio tutta la formazione che ho fatto nel mio primo anno in Terna. In alcuni corsi ho imparato nozioni di ingegneria di base che mi hanno permesso di capire la lingua dei colleghi che avevano un percorso di studi e una professionalità diversa dalla mia. Così ho ampliato le mie conoscenze abbracciando tutto il mondo Terna. È stata una grande opportunità, un arricchimento incredibile, che mi ha permesso di crescere e di conoscere meglio i miei colleghi».